WEN: IL DEBITO E' SOTTO CONTROLLO

WEN: IL DEBITO E' SOTTO CONTROLLO

Pechino, 30 gen.- Puntuale, con il ritorno dei cinesi dalle vacanze per il Capodanno, la saga del debito pubblico delle amministrazioni locali si arricchisce di un nuovo capitolo.

 

Il debito pubblico è "sotto controllo" dice il premier cinese Wen Jiabao in un articolo pubblicato lunedì dal quotidiano "People's Daily", a soli due giorni dalla diffusione di un rapporto dell'Ufficio Nazionale dei Revisori dei Conti, che con toni preoccupati definiva "non ignorabili" i rischi legati ai governi locali.

 

Un botta e risposta? Non proprio, l'articolo del People's Daly sembra più un tempestivo tentativo di rassicurazione da parte dei media di Stato, visto che le affermazioni di Wen riportate lunedì risalgono in realtà all'inizio del mese: "Stiamo prendendo molto seriamente il compito di gestire il problema dei debiti dei governi locali- ha detto il primo ministro cinese durante un importante vertice finanziario del governo, il 6 gennaio scorso- e stiamo contenendo l'espansione del fenomeno attraverso controlli e ristrutturazioni. La situazione complessiva del debito pubblico è sicura e sotto controllo".

 

Nel suo discorso, Wen fa un riferimento preciso ai "veicoli finanziari" delle amministrazioni locali, che scuotono da mesi i sonni del governo centrale e delle banche: si tratta di agenzie semipubbliche dette LIC (Local Investment Companies), controllate proprio dalle stesse amministrazioni locali, che dalla fine del 2008 in poi hanno ottenuto una mole enorme di credito presentando come garanzia un asset di gran pregio, la terra, che in Cina è di proprietà dello Stato.

 

All'inizio del mese l'Ufficio Nazionale dei Revisori dei Conti aveva rivelato la scoperta d'irregolarità per 530 miliardi di yuan (64 miliardi di euro), ma si tratta solamente di una frazione di quei 2mila-3mila miliardi di yuan (in euro, tra i 240 e i 360 miliardi) di crediti in sofferenza che secondo analisti e osservatori  si nasconderebbero dietro i 10.700 miliardi di yuan di debiti con le banche che le amministrazioni locali avevano accumulato alla fine del 2010. E nessuno può o intende svelare il livello attuale dei crediti concessi dalle banche ai governi locali.

 

A dicembre, alcune LIC hanno annunciato un ritardo nei pagamenti degli interessi, approfittando di una proroga concessa dall'authority bancaria cinese: è il caso ad esempio della Hunan Provincial Expressway Construction Group, che ha ritarderà il versamento di 3.11 miliardi di yuan di interessi (circa  376 milioni di euro, al cambio attuale), seguita a ruota dalla Guangdong  Provincial Communications Group Co., ufficialmente il secondo debitore nazionale. Complessivamente si calcola che altre 11 tra le più indebitate società locali stiano ritardando i pagamenti, per un totale di 30.16 miliardi di yuan (circa 3.6 miliardi di euro). Quante agenzie locali sono  effettivamente in grado di ripagare i prestiti? Anche qui, silenzio pressoché totale, ma le scadenze si avvicinano: secondo i dati ufficiali dell'Ufficio Nazionale dei Revisori dei Conti di Pechino circa il 25% dei 10700 miliardi di yuan di debito locale è già scaduto alla fine del 2011, seguito dal 17% nel 2012 e dall'11% nel 2013.

 

Inoltre, secondo uno studio di Standard & Poor's, nel 2009 il livello di indebitamento delle amministrazioni locali è mediamente raddoppiato, mentre le entrate fiscali sono aumentate di solo il 20%.

 

 

di Antonio Talia

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