WEN ALLA NAZIONE, DOPO LA CORSA SERVE LA STABILITA'
Pechino, 5 mar.- Lotta all'inflazione e una più equa distribuzione della ricchezza, obiettivi economici da raggiungere nei prossimi cinque anni, stabilità: sono alcuni dei temi toccati oggi dal premier Wen Jiabao nel discorso di apertura dell'Assemblea Nazionale del Popolo (ANP), sorta di versione cinese del discorso sullo "Stato dell'Unione".
Davanti agli oltre 3mila delegati dell'ANP - quanto più di simile ad un parlamento esista nel sistema cinese - il primo ministro ha riconosciuto l'esistenza di un malcontento popolare, dovuto all'aumento dell'inflazione e agli enormi squilibri tra ricchi e poveri: "Recentemente il costo della vita è cresciuto velocemente - ha detto Wen -, si tratta di un problema che riguarda il benessere del popolo e influisce sulla stabilità sociale. La nostra massima priorità consiste nel mantenere stabile il livello dei prezzi". Nel mese di gennaio l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 4.9%, e in novembre si era assistito addirittura a un aumento del 5.1%: l'obiettivo del 2011 è di contenere l'inflazione entro la soglia del 4% (questo articolo). Tra gli altri fattori che generano inquietudine, il premier ha elencato la corruzione e la sicurezza alimentare, tutti temi particolarmente cari alla popolazione cinese (questo articolo).
Wen sostiene che le prospettive di crescita economica per i prossimi cinque anni sono costanti: "La Cina deve affrontare una situazione economica estremamente complicata, l'economia mondiale continua la sua lenta ripresa, ma le basi su cui si fonda non sono ancora solide. C'è un enorme potenziale di mercato, la Cina continuerà a crescere velocemente con decine di milioni di persone che si muoveranno dalle campagne alle città, una maggiore diffusione di fabbriche e tecnologia in tutta la nazione e maggiori aperture agli investimenti globali. La capacità del governo di esercitare un controllo sulla società e rispondere alle sfide più importanti è significativamente cresciuta".
Gli obiettivi economici generali fissati dal Dodicesimo Piano Quinquennale, di cui l'Assemblea discuterà in questi giorni, erano già stati ampiamente resi pubblici: la crescita per il 2011 è fissata all'8%, ma quella per il periodo 2011-2015 è stata ridimensionata al 7%. Nel corso della crisi globale Pechino è riuscita a mantenere prestazioni brillanti e ha chiuso lo scorso anno con una crescita del 10.3%, superando il Giappone e diventando così la seconda economia mondiale (questo articolo). A differenza di molte economie sviluppate, che stanno ancora annaspando per gli effetti della crisi globale, la Cina si trova ad affrontare una crescita troppo veloce che ha portato alle stelle i prezzi delle abitazioni (questo articolo), rendendo impossibile l'acquisto di una casa per la classe media e suscitando timori sullo scoppio di una bolla speculativa: "Regoleremo il mercato immobiliare con risolutezza, bloccheremo la crescita eccessivamente rapida dei prezzi nelle principali città e combatteremo la speculazione edilizia", ha detto Wen, annunciando che nel 2011 il governo stanzierà 103 miliardi di yuan (pari a più di 11 miliardi di euro) in progetti di edilizia popolare.
Sul fronte internazionale, Wen non ha menzionato le crisi in corso in diversi paesi del Medio Oriente, preferendo concentrarsi su questioni meramente economiche: "Il tasso di crescita di alcune economie sviluppate rimane debole, i tassi di disoccupazione elevati, e persistono rischi relativi ai debiti sovrani di alcune aree" ha detto il premier, affermando che il governo intende quindi accelerare i consumi interni per rendere la Cina meno dipendente dalle esportazioni. Pechino punta comunque a "svolgere un ruolo costruttivo e attivo nelle più complesse vicende globali".
L'Assemblea Nazionale del Popolo che si è aperta oggi in una Pechino contraddistinta da imponenti misure di sicurezza proseguirà per dieci giorni e svolge un ruolo particolarmente importante: se il suo compito consiste sostanzialmente nel discutere e ratificare le decisioni del governo, il dibattito di quest'anno verte principalmente sul Dodicesimo Piano Quinquennale, l'ultimo dell'era Hu Jintao-Wen Jiabao. Nel 2012, infatti, l'attuale amministrazione cederà il passo a una nuova generazione di leader del Partito Comunista Cinese.
di Antonio Talia
ARTICOLI CORRELATI
ANP, sotto esame nuovo esame quinquennale
Wen, Pechino punta su "esercito potente"
"Due sessioni" ai nastri di partenza
Wen: verso nuovo piano quinquennale, obiettivo 7%
©Riproduzione riservata