VISTI AGEVOLATI AI CINESI CHE INVESTONO IN ITALIA

VISTI AGEVOLATI AI CINESI CHE INVESTONO IN ITALIA

di Sonia Montrella


Roma, 1 mar. – Da oggi, i ricchi cinesi che investono in imprese o nel mattone italiano avranno una corsia preferenziale.Almeno in fatto di visti. Lo assicura l'ambasciata italiana a Pechinoal lavoro per semplificare le procedure di rilascio dei permessi. Laproposta, riferiscono ad Agichina24 fonti dell'ambasciata, vuole essereuna prova tangibile dell'accoglienza che l'Italia riserva ai cinesi (eai loro portafogli). "Incrementare lo scambio di investimenti traItalia e Cina e promuovere, in particolare, investimenti cinesi nelsettore immobiliare in Italia, costituisce un obiettivo strategicodell'ambasciata d'Italia in Cina a sostegno dell'economia italiana",spiega l'ambasciatore d'Italia presso la Repubblica Popolare CineseAttilio Massimo Iannucci. Facilitando le procedure di rilascio deivisti, aggiunge il diplomatico, "l'Italia conferma di voler creare lemigliori condizioni per accogliere un numero sempre maggiore dicapitali cinesi in Italia", con la consapevolezza che "ciò potràrafforzare ulteriormente la partnership strategica" tra i due Paesi.



La proposta non è completamente nuova: il rilasciodei visti fino ad una durata di 5 anni è infatti previsto nel quadrodella normativa Schengen. Tuttavia, partendo da questo scenario, larappresentanza italiana a Pechino è andata oltre cercando di renderel'applicazione particolarmente favorevole e veloce. "Il nostroobiettivo – hanno spiegato dall'ambasciata ad AgiChina24 - è quello diorganizzare il lavoro dell'ufficio della concessione dei visti in modotale che sia sufficientemente fluido. Inoltre puntiamo a rilasciarevisti di lungo periodo in modo tale che chi ne ha diritto abbia semprela possibilità di recarsi in Italia senza avere ostacoli burocraticitali da costringerlo a rinviare il viaggio". Un modo per facilitareulteriormente le missioni non solo a livello pratico, ma anchesimbolico: "il primo contatto tra l'investitore e la burocraziaitaliana è proprio quello con l'ufficio dei visti. In questo mododimostriamo che la 'macchina Italia' è orientata a promuovere l'arrivodegli investimenti cinesi". 



Ma in cosa consiste l'iniziativa? E a chi è rivolta nello specifico?Esistono due principali tipi di visti: quello d'affari e quello perresidenza elettiva. Nel primo caso, se il richiedente è responsabile diun importante investimento in mobili o immobili italiani, l'ambasciataconcede addirittura un visto di  5 anni multi-ingresso, soprattutto acoloro che compiono numerosi viaggi in Italia. Questo tipo di visto,infatti, spiega l'Ambasciata a Pechino è rivolto ai ricchi cinesi chevogliono sì fare business nel nostro Paese, ma restando però a lavoraree vivere in Cina.  Unico requisito: il valore dell'investimento deveessere significativo. "Non c'è - sottolinea l'Ambasciatore - un valoreminimo di riferimento. Bisogna analizzare caso per caso a seconda chesi tratti di una partecipazione importante in aziende italiane odell'acquisto di immobili. Il valore è legato alla tipologiad'investimento, che può variare anche, ad esempio, se rientra in unsettore in cui Italia e Cina intendono rafforzare gli scambi".



Per coloro che investono nel mattone, è previsto inoltre il visto di residenza elettiva:uno strumento che si rivolge proprio a chi può e vuole vivere in Italiacon redditi molto alti che gli permettono di non dover lavorare."Naturalmente – spiega ad Agichina24 Iannucci – queste personeparticolarmente benestanti  rappresentano solo una nicchia. Tuttavia,anche se non ancora sufficientemente conosciuto dai possibiliinteressati in Cina, lo strumento esiste già nella normativa italiana equindi, per quanto piccoli siano i numeri, è importante farloconoscere. E' nell'interesse del sistema economico italiano."



Intanto,  mentre si lavora per far conoscere la normativa, l'ambasciata si è già vista recapitare le prime richieste:"sono tutte di imprenditori – riferisce il responsabile dell'ufficioconsolare a Pechino, Nikola Jovanovic - . Ci hanno chiesto di saperecome fare e li stiamo instradando per avere i visti di 5 anni".



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