di Eugenio Buzzetti
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Pechino, 14 nov. - Dopo la partecipazione all'International Wine & Spirits Fair di Hong Kong, Vinitaly si prepara al 2015. A ottobre l'organizzazione di VeronaFiere avrà l'esclusiva dell'organizzazione del Padiglione Italia al Wine & Dine Festival di Shanghai, in collaborazione con lo Shanghai Morning Post, uno dei più importanti quotidiani della città, per impostare un "nuovo modo di promozione del vino italiano in Cina", mentre tra poche settimane, a gennaio, Vinitaly parteciperà alla tappa di Shanghai del roadshow per Expo Milano 2015. Vinitaly tornerà invece a Chengdu, tra il 23 e il 25 marzo prossimi, in contemporanea con la 49esima edizione in Italia, per un evento dedicato agli operatori del settore con l'evento fuorisalone ospitato dal Kempinski hotel, durante la "China Food & Drinks for Wine & Spirits", la più grande fiera degli operatori del settore nel Paese.
"L'Italia è il principale produttore mondiale di vino - ha dichiarato il console generale d'Italia a Shanghai, Stefano Beltrame - e vanta una produzione millenaria con cantine che producono da 750 anni. In Cina, il vino italiano non è ancora abbastanza conosciuto e quindi ogni iniziativa per diffondere la cultura del vino deve essere ben sostenuta". Per il 2015, Vinitaly punta su due aspetti, l'educational e gli eventi aperti a tutti i consumatori a Shanghai e gli eventi per gli operatori del settore a Chengdu con il reclutamento di ambasciatori cinesi del vino italiano per le masterclass sul vino. "Per raggiungere il consumatore finale in un Paese così vasto e profondo - spiega Stevie Kim, managing director di Vinitaly International - saranno loro i principali attori dell'affermazione del vino italiano". A dicembre, infine, Vinitaly sarà presente a Verona con Wine2Wine con alcuni dei maggiori sommelier cinesi.
14 novembre 2014
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