VIETNAM, DA CINA NO SECCO A TRIBUNALE INTERNAZIONALE SU SOVRANITA'
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VIETNAM, DA CINA NO SECCO A TRIBUNALE INTERNAZIONALE SU SOVRANITA'

VIETNAM, DA CINA NO SECCO A TRIBUNALE INTERNAZIONALE SU SOVRANITA'

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Roma, 12 dic.- Cina e Vietnam di nuovo ai ferri corti per lasovranita' delle isole contese da entrambe le parti nel MarCinese meridionale. A riaccendere la miccia la decisione diHanoi di sottoporre il dossier a un tribunale internazionale.Secco il no di Pechino, che gia' in passato, in piu' occasioni,ha respinto l'ipotesi di affidare la questione al tribunale deL'Aia, bollando la mossa come "un tentativo sottobanco diesercitare pressioni politiche su territori che appartengonoalla Cina". Il Gigante Asiatico non prendera' parte e "noncambiera' la sua posizione sull'arbitrato" ha fatto saperenella tarda serata di giovedi' il ministero degli Esterichiedendo rispetto ad Hanoi. Da parte sua il Vietnam torna a ribadire di essere in possessodi prove storiche che attestino la sovranita' vietnamita sulleisole. L'appello al tribunale internazionale, dunque,punterebbe a tutelare "i diritti e gli interessi nazionali". Le relazioni tra Pechino e Hanoi hanno vissuto un momento diforte attrito nel maggio scorso, fino ad arrivare a un'apertacrisi, a causa dell'installazione di una piattaforma per leestrazioni offshore cinese al largo delle coste vietnamite, inun area marittima contesa tra i due Paesi. La piattaforma erastata collocata al largo delle coste dell'isola cinese diHainan, ma in acque che Hanoi considera come propria zona diinfluenza esclusiva, non lontano dalle sue coste. Immediate leproteste anti-cinesi in Vietnam, sfociate in scontri violenti ein atti di vandalismo nei confronti di fabbriche cinesi (oritenute tali) in territorio vietnamita e diversi feriti. Poi, ad ottobre, durante il vertice Asean, i premier dei duePaesi hanno siglato un'intesa che aiuterebbe ad "affrontare inmaniera appropriata e controllare le differenze marittime" percreare le condizioni favorevoli alla cooperazione. Hanoi non e' la sola con cui Pechino e' in contrasto perquestioni territoriali. In generale, la Cina sostiene che lesue acque territoriali si allargano a quasi tutto il Mar CineseMeridionale, per un'area di circa 1,7 milioni di chilometriquadri, e tenta da tempo di gestire le controversie una per unacon i singoli stati, Vietnam, Filippine, Brunei e Malesia, chedall'altro lato guardano con preoccupazione all'ascesa cinesenell'area dell'Asia Pacifico. .
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