Pechino, 13 nov. - Il presidente Usa, Donald Trump, ha vantato "grossi passi avanti" sul commercio con i Paesi asiatici, nel corso della sua missione in cinque Paesi del continente. Trump ha parlato ai giornalisti a margine del summit Asean di Manila, dove è giunto ieri: le Filippine, sono l'ultima tappa del lungo viaggio che ha visto Trump impegnato in colloqui bilaterali con i leader di Giappone, Corea del Sud, Cina e Vietnam, dove ha partecipato anche al vertice Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation).
Trump non è sceso nei dettagli dei progressi compiuti con i Paesi asiatici, ma ha sottolineato, a margine di un incontro con il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, e con il primo ministro australiano, Malcolm Turnbull, che il 15 novembre prossimo, da Washington, farà una "importante dichiarazione" sui progressi ottenuti sulla Corea del Nord e sul Commercio, i due temi principali della lunga visita in Asia. Tra gli altri incontri previsti per oggi, ci sono anche quelli con il primo ministro indiano, Narendra Modi, e una cena informale con Turnbull.
Trump: elogia Duterte, "grandi relazioni"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha elogiato i rapporti con il presidente filippino, Rodrigo Duterte, definendo "grandi relazioni" quelle con il leader di Manila, sottoposto a forti critiche da parte dei difensori dei diritti umani per la dura campagna contro la droga condotta nel Paese, che ha portato a circa quattromila morti. "Siamo vostri alleati. Siamo un importante alleato", ha affermato Duterte all'inizio del colloquio bilaterale, a Manila per l'ultima tappa del suo lungo viaggio asiatico, che lo ha portato in Giappone, Corea del Sud, Cina e Vietnam, prima di atterrare, ieri, nelle Filippine, per partecipare al vertice dei Paesi Asean, l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico.
A una domanda sulla menzione dei diritti umani durante le conversazioni, Duterte ha risposto dicendo che "questo non è un comunicato stampa, è un incontro bilaterale" e ha in seguito definito "spie" i giornalisti presenti all'incontro. I diritti umani sarebbero stati toccati "brevemente" nel corso del colloquio tra i due leader, durato circa quaranta minuti, secondo quanto dichiarato dalla portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ai giornalisti presenti a Manila: i colloqui si sono concentrati soprattutto sulla minaccia dell'Isis, sul narcotraffico e sui rapporti commerciali. Secondo il portavoce del presidente filippino, Harry Roque, la questione non sarebbe, invece, stata sollevata.
Trump si era incontrato per la prima volta con Duterte, venerdì scorso, al summit Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) di Da Nang, in Vietnam, am il presidente Usa era stato criticato a maggio scorso, quando, durante una conversazione telefonica con Duterte, lo aveva elogiato per i risultati della lotta alla droga. Nella serata di ieri, Duterte e Trump si sono resi protagonisti di un siparietto, quando Duterte, durante la cena di gala per il summit Asean, ha cantato una popolare canzone d'amore filippina, "Ikaw" ("Tu") in lingua originale, dichiarando verso il termine della performance di avere cantato "su ordine del comandante in capo degli Stati Uniti".
Isole contese: Asean, calma "non scontata" evitare escalation
La situazione di calma nel Mare Cinese Meridionale non può essere data "per scontata" ed "è nel nostro collettivo interesse evitare errori di calcolo che possano portare a un'escalation della tensione". È la posizione espressa dai Paesi membri dell'Asean, l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, nella bozza del comunicato che verrà emesso dopo il vertice allargato alla Cina e visionata dall'agenzia Reuters. Nella bozza, i dieci Paesi sottolineano l'importanza del mantenimento della pace e della stabilità regionale e della "libertà di navigazione e di sorvolo in base alle leggi internazionali": un punto, questo, caro anche agli Stati Uniti, che nel Mare Cinese Meridionale compiono esercizi di libertà di navigazione e di sorvolo che comprendono incursioni in acque territoriali di isole che Pechino considera parte integrante del proprio territorio nazionale.
A Manila, in queste ore, sono presenti, oltre ai rappresentanti dei dieci Paesi dell'Asean, anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il primo ministro cinese, Li Keqiang, e i rappresentanti di altri sei Paesi della regione per i summit correlati all'Asean. La posizione contenuta nella bozza stride con le ultime dichiarazioni del presidente filippino, Rodrigo Duterte, padrone di casa del summit. Ieri, Duterte aveva dichiarato di preferire lasciare fuori dal vertice i temi più controversi, a cominciare dalle dispute di sovranità nel Mare Cinese Meridionale, rispetto alle quali Trump si era offerto di fare da moderatore tra i Paesi coinvolti.
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