di Eugenio Buzzetti
Pechino, 7 nov. - Dopo il Giappone e la Corea del Sud, arriva per il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la tappa forse più ostica della lunga missione asiatica cominciata domenica scorsa, la Cina. Trump, domani, atterrerà a Pechino, per una visita di tre giorni, prima della ripartenza, venerdì mattina, per il Vietnam e le Filippine, le ultime due tappe della missione, che si concluderà il 14 novembre prossimo. Gli incontri ufficiali in agenda sono previsti per la giornata di giovedì, ma domani sera, secondo quanto confermato dall'ambasciatore Usa a Pechino, Terry Branstad, Trump e il presidente cinese, Xi Jinping, accompagnati dalle rispettive consorti, Melania e Peng Liyuan, si incontreranno alla Città Proibita, che rimarrà aperta esclusivamente in onore degli ospiti di riguardo. Dal giorno successivo si farà, invece, sul serio. Le tensioni con la Corea del Nord di Kim Jong-un, lo squilibrio nei rapporti commerciali, l'accesso al mercato interno per le aziende statunitensi e i possibili accordi in vista tra i giganti dell'industria di Cina e Stati Uniti, saranno di scena nel secondo giorno di visita di Trump.
Trump ha chiesto oggi al leader nord-coreano Kim Jong-un di "sedersi al tavolo e fare un accordo" per abbandonare i programmi missilistico e nucleare, ma allo stesso tempo Trump sa che un accordo sarà difficile da trovare senza l'aiuto di Xi, che nei giorni scorsi ha risposto al messaggio di congratulazioni di Kim per la sua rielezione al vertice del Partito Comunista Cinese chiedendo alla Corea del Nord relazioni stabili e la promozione di pace e stabilità nella regione. Il legame con il presidente cinese è "eccellente", ha detto Trump nella sua tappa a Tokyo, e Xi "sta cercando davvero con impegno di risolvere il problema" ha detto oggi a Seul. Coinvolgere maggiormente la Cina per spingere Pyongyang ad abbandonare le armi nucleari sarà il principale tema in agenda.
Il disavanzo commerciale nei confronti di Pechino, "enorme" come lo ha definito lo stesso Trump, sarà il secondo nodo da sciogliere nella visita. Nel 2016, il deficit Usa ammontava a 347 miliardi: per cominciare a ripianarlo, Trump porterà con sé a Pechino dirigenti di quaranta multinazionali statunitensi, per stringere accordi che possano portare più posti di lavoro negli Usa, un tema che su cui ha continuato a battere sia in Giappone che in Corea del Sud, e che ha legato a doppio filo con la sicurezza regionale e le commesse militari statunitensi. Tra le attese, nel campo della cooperazione economica, secondo quanto scrive il Wall Street Journal, c'è quella di un fondo congiunto da cinque miliardi di dollari tra il fondo sovrano cinese, China Investment Corporation, e il colosso bancario Goldman Sachs, per investimenti nel manifatturiero Usa.
A comporre il quadro dei temi da affrontare ci sono le barriere di accesso al mercato interno per i gruppi statunitensi, e più in generale stranieri, le limitazioni di internet, ma soprattutto le dispute di sovranità in corso tra la Cina e altri Paesi della regione, nel Mare Cinese Meridionale. Trump, nel suo primo anno alla Casa Bianca, ha in più occasioni fatto riferimento al tema, provocando l'irritazione di Pechino. Con l'amministrazione Trump, sono ripresi anche quelli che gli Usa definiscono "esercizi di libertà di navigazione" nelle acque territoriali delle isole che Pechino rivendica come parte integrante del proprio territorio nazionale e su cui sta costruendo infrastrutture militari: una mossa che Pechino non apprezza e che contribuisce a innalzare la tensione tra Cina e Stati Uniti. Anche l'assertività cinese sul Mare Cinese Meridionale, su cui transita circa il 40% del commercio mondiale, sarà quindi un fattore da tenere in considerazione, per Trump, nel vertice con il presidente cinese.
Prima della partenza per Pechino, in agenda per Trump c'è un ultimo, importante impegno nella mattina di domani, a Seul: il discorso all'Assemblea Nazionale, il parlamento sud-coreano, il primo di un presidente degli Stati Uniti negli ultimi venticinque anni. Ai circa 550 tra parlamentari e alti funzionari di Seul che lo ascolteranno a partire dalle 10.45, le 2.45 del mattino in Italia, Trump parlerà soprattutto della minaccia nord-coreana, tema principale della tappa a Seul. La visita in Corea del Sud, cominciata oggi, ha portato Trump alla base militare Usa di Camp Humphreys, dove ha pranzato con i militari statunitensi e sud-coreani e dove ha discusso di sicurezza regionale con i comandi della base. Successivamente, Trump si è recato alla Casa Blu, la residenza del presidente sud-coreano, Moon Jae-in. Le tensioni nella penisola, i rapporti commerciali e l'alleanza tra Washington e Seul sono stati i temi dell'incontro. Accanto ai messaggi lanciati all'indirizzo di Kim Jong-un, la giornata ha visto anche momenti più rilassati, come i dolci fatti in casa dalla first lady sud-coreana, Kim Jung-sook, per gli ospiti d'oltreoceano e una passeggiata della first lady statunitense, Melania Trump, in compagnia della stessa Kim nei giardini della Casa Blu.
07 NOVEMBRE 2017
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