TIBET: NOMINATO PREMIER IN ESILIO

TIBET: NOMINATO  PREMIER IN ESILIO

Dharamshala, 8 ago. - Si e' tenuta a Dharamshala, nel nord dell'India, la cerimonia di insediamento del nuovo premier del governo tibetano in esilio, Lobsang Sangay. Questo studioso 43enne di Harvard, designato come il successore politico del Dalai Lama, non ha perso tempo. Rivolgendosi a Pechino, ha ricordato che il suo obiettivo e' liberare la sua terra dal "colonialismo" cinese, mettendo il regime in guardia che il movimento per l'indipendenza del Tibet potra' solo crescere piu' forte.

 

Una precisazione d'obbligo per Sangay che ha voluto cosi' smentire le preoccupazioni di quanti vedono nel declino del Dalai Lama il preludio della fine della lotta del popolo tibetano. Al contrario, ha sottolineato, la sua elezione ad aprile e' stato "un chiaro messaggio agli intransigenti nel governo cinese che la leadership tibetana e' ben lontana dallo spegnersi". Sangay ha voluto comunque precisare che la lotta del movimento, che resta non-violenta, non e' contro la Cina o il suo popolo ma contro "le politiche intransigenti" del regime di Pechino in Tibet, definite ingiuste e insostenibili.

 

Il governo tibetano in esilio non e' riconosciuto da nessun Paese e la sua legittimita' potrebbe avere delle difficolta' qualora venisse a mancare il sostegno del Dalai Lama, che resta il faro spirituale della comunita'.

 

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