TERRE RARE: ACCORDO PECHINO-PYONGYANG
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TERRE RARE: ACCORDO PECHINO-PYONGYANG

TERRE RARE: ACCORDO
PECHINO-PYONGYANG

Politica Internazionale
TERRE RARE: ACCORDO PECHINO-PYONGYANG
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La creazione di riserve strategiche potrebbe accelerare la controversia in sede WTO nella quale molti importatori minacciano di trascinare la Cina? In realtà, secondo molti analisti, anche l'esito di un giudizio dell'Organizzazione Mondiale per il Commercio sarebbe tutt'altro che scontato: il trattato che istituisce l'Organizzazione con base a Ginevra bandisce ogni tipo di divieto o limitazione alla libera circolazione delle merci, comprese le quote di esportazione, ma la regola generale ammette una lunga e complicata serie di eccezioni. Un Paese, ad esempio, può limitare l'esportazione di determinati prodotti «per conservare risorse naturali esauribili», purché però ne limiti contemporaneamente anche la produzione e il consumo locali: cosa che la Cina afferma in effetti di fare (e provare il contrario non sarebbe facile). Non solo. La Wto permette addirittura di restringere l'export di materie prime per rifornire l'industria nazionale, se questo non crea una discriminazione ai danni dei concorrenti stranieri. La frase attribuita a Deng Xiaoping – "Il Medio Oriente ha il petrolio, ma la Cina ha le terre rare"-potrebbe diventare sempre più significativa.
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