TELETUBBIES E CAROTE: IL GLOSSARIO POLITICO DEL WEB

di Sonia Montrella
Roma, 23 mar.- Prendete una "carota", dei "pomodori", degli "spaghetti a cottura istantanea", un po' di "salsa di soia" ed ecco 'servito' un acceso dibattito web sui presunti intrighi politici di scena a Pechino negli ultimi giorni. Dietro quelli che hanno tutta l'aria di essere gli ingredienti base di una discutibile ricetta si nascondono niente meno che il presidente Hu Jintao, Bo Xilai e Zhou Yongkang, il capo degli apparati di sicurezza che alcune voci danno agli arresti domiciliari per aver tentato un golpe contro l'establishment cinese.
E' l'ultima trovata dell'affollato popolo della rete cinese che, per discutere 'liberamente' di argomenti scomodi - o "sensibili" come li definisce il governo - ha pensato bene di ricorrere a soprannomi giocando su omofonie tra caratteri. Un esempio: l'ideogramma Hu del cognome del presidente è anche il primo dei tre caratteri che compongono la parola carota, da qui il nomignolo. Lo stesso principio è stato usato anche per Zhou Yongkang, diventato uno 'spaghetto' per via di una nota marca di noodles istantanei chiamati Master Kang, o Kang Shifu in mandarino. Wen Jiabao sarebbe invece un teletubbies, ovvero un Tianxianbaobao, con cui il premier condivide il carattere "bao".
Altri 'nomi in codice' sono meno intuitivi. E' questo il caso, ad esempio, di Bo Xilai, l'ex segretario di Chongqing: la città in cui Bo si è messo in luce attraverso la lotta contro le triadi e una vera e propria "campagna rossa" tra canzoncine nostalgiche e vecchi slogan in salsa maoista. Per motivi di omofonia, Xi Hong Shi significa sia "pomodoro" che "città rossa". Niente di più appropriato. E se Chongqing diventa un pomodoro, per trasposizione lo diventa anche l'uomo che fino a una settimana fa aveva in mano le 'chiavi' della città.
"Ora che il pomodoro si è ritirato, che sapore avranno gli spaghetti Master Kang?" si chiedeva ieri un internauta con una domanda a prima vista perfetta per un blog di cuochi alle prime armi, ma che in realtà dava il via a un dibattito ben più profondo. Il riferimento è all'articolo dell'Epoch Times secondo cui nella notte di martedì un presunto golpe sarebbe andato in scena a Zhongnanhai, la residenza dei leader cinesi, ad opera di truppe fedeli a Bo Xilai sotto gli ordini di Zhou Yongkang. Sempre secondo alcune voci, la mossa avrebbe fatto scattare le manette ai polsi di Zhou. "Gli spaghetti sono già stati buttati in pentola?" domandava un altro netizen.
Ma non è finita. Il popolo del web cinese, arrivato ormai a quota 460 milioni di utenti, ha creato un vero e proprio linguaggio in codice che si arricchisce man a mano che la censura diventa più forte e l'attenzione verso gli scandali più viva.
China Digital Times ha stilato un glossario dei termini 'sotterranei'. Eccone alcuni:
"Ho comprato della salsa di soia": gli internauti cinesi, spiega il sito web, usano questa espressione per prendere le distanze da argomenti politici sensibili. L'etimologia deriva da un'intervista condotta realizzata qualche tempo fa in seguito a uno scandalo che coinvolse una celebrità. Un uomo, intervistato per caso in strada, dichiarò alla giornalista di essere all'oscuro dei fatti per essere "uscito a comprare della salsa di soia".
"Scalare il muro": il muro è quello della censura, la Grande Muraglia di fuoco, come viene definito dai netizen lo "scudo d'orato" che filtra parole e ricerche scomode. Mentre la scalata è quella compiuta dagli internauti per riuscire a scovare notizie sulla 'cacciata' di Bo Xilai.
"Sindaco Linfa" anche qui, spiega China Digital Times, un gioco di omofonie accosta l'espressione al documento Charta 08: la più diretta iniziativa dei dissidenti cinesi negli ultimi anni in cui Liu Xiaobo e gli altri firmatari definiscono "disastroso" l'approccio del governo cinese alla modernizzazione e, oltre a una revisione di concetti come libertà di associazione o di parola –formalmente già garantiti dall'attuale costituzione di Pechino – e l'abolizione del regime a partito unico.
"Scontro mite": con questa espressione ci si riferisce sia all'incidente della linea 10 della metro di Shanghai dello scorso autunno in cui rimasero ferite centinaia di persone, sia all'incidente ferroviario di Wenzhou dello scorso luglio in cui persero la vita decine di persone.
"50 centesimi": o partito dei 50 centesimi, ovvero la 'cricca' di giornalisti internet incaricati di dirottare l'opinione pubblica secondo le linee del governo.
"Granchi di fiume": ancora una volta un gioco di omofonie della parola "Hexie" accosta i granchi "all'armonia" in nome della quale il governo giustifica l'aspra repressione. E sul web i granchi hanno incarnato un'accezione negativa.
"Alcune delle vie imboccate per evadere i filtri sono molto classiche: acronimi inglesi e abbreviazioni. Altre giocano con la creatività" commenta Jeremy Goldkorn, fondatore di Danwei, sito web sui media cinesi. Il trucco è poi quello di trovare una parola con un alta ricorrenza. Ad esempio, gli spaghetti Master Kang sono al sesto posto tra le parole più cercate sulla rete cinese.
Tuttavia, nonostante gli escamotage, i messaggi non restano in pagina per più di cinque minuti. Secondo uno studio dell'Istituto di Lingue e Tecnologie dell'università Carnagie Mellon di Pittsburgh, il 16% dei messaggi lanciati sul web del Dragone vengono rimossi.
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