Shanghai, 19 lug. – A Puxi, all'interno della UBPA – Urban Best Practices Area – oltre ai Padiglioni Venezia e Bologna, c'è un altro angolo dedicato all'italianità: si tratta della mostra "Sustainable Cities in Italian Style". Promossa dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nella cornice del Programma di Collaborazione Sino-Italiano per la Protezione Ambientale, l'esposizione curata dall'architetto Mario Occhiuto (Mario Occhiuto Architetture) racconta l'esperienza di 12 città italiane in materia di sostenibilità urbana. Dato il frenetico ritmo di crescita delle metropoli cinesi (secondo gli ultimi dati rilasciati dalla Commissione per la pianificazione familiare e per la popolazione nazionale, nel 2015 più della metà dell'intera popolazione – che si stima raggiungerà il miliardo e 390 milioni di persone – risiederà nelle città), quello della sostenibilità urbana è un tema che suscita grande interesse tra le autorità del Dragone. Lo dimostra la scelta dello slogan dell'Expo "Better city, Better Life" e, ancora di più, la decisione di dedicare un'intera area dell'esposizione – la UBPA – alle buone pratiche e alle soluzioni proposte dalle 60 città mondiali partecipanti sul tema della sostenibilità urbana.
La Cina del miracolo economico – oggi nuova locomotiva dell'economia globale – fronteggia una nuova sfida: è chiamata a coniugare la propria crescita economica con il rispetto dell'ambiente e delle proprie tradizioni culturali, al fine di realizzare e garantire il benessere della propria società. La sfida è ardua e, nonostante gli sforzi e la determinazione della leadership, la strada appare ancora lunga e in salita. In questa prospettiva, proprio il confronto con altri modelli urbani può costituire un punto di partenza da cui trarre ispirazione per declinare il paradigma della sostenibilità in chiave cinese. Da questi presupposti muove il progetto dell'architetto Occhiuto. Come enfatizzato da Corrado Clini (Direttore Generale, Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l'Energia del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) in occasione della presentazione: "La sostenibilità dell'ambiente urbano è nel 'patrimonio genetico' della storia dell'Italia […]; dalla fine degli anni '70 il processo di riqualificazione urbana nel nostro Paese avviene secondo un modello di crescita economica non più basato sulla produzione di beni, ma sulla qualità dell'offerta dei servizi e si iscrive in un contesto in cui la qualità dell'ambiente urbano è l'elemento trainante della crescita.
La presentazione delle 12 città italiane "Sustainable Cities in Italian Way" offre quindi una panoramica della ricostruzione ambientale e sostenibile dello spazio urbano italiano, per contribuire alla grande sfida di Expo 2010". Venendo ai contenuti della mostra, l'esposizione si caratterizza per essere uno spazio sobrio e in penombra, all'interno del quale si staglia un grande poliedro sulle cui molteplici facce sono proiettati 15 diversi filmati della durata di cinque minuti ciascuno. In scena la 'vita vera': spaccati di quotidianità che descrivono e mettono in evidenza da una parte il profilo storico, culturale ed artistico delle 12 città selezionate; dall'altra, quello dello sviluppo urbano sostenibile, con particolare attenzione ai progetti realizzati negli ultimi anni in questo ambito. Bologna, Cosenza, Lucca, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Salerno, Siena, Siracusa, Spoleto, Trieste testimonial d'eccellenza dell'impegno per la sostenibilità profuso in territorio italiano e, al di fuori del confine nazionale, possibile modello di riferimento per le città cinesi del prossimo futuro.
A completare l'installazione, una grande parete riflettente, cinque sagome umane rischiarate da una delicata illuminazione sulle pareti perimetrali e una scultura. "Una sfera ed un uomo che si toccano, l'uomo che nasce dalla sfera, la sfera che lo sorregge, o lui stesso che la trascina" – spiega l'architetto Occhiuto. Un invito a riflettere sulla relazione continua e imprescindibile tra l'Uomo e la Terra, sulla ricerca di quell'equilibrio fragile – ma necessario – che l'Uomo e il Pianeta devono instaurare per mantenersi reciprocamente in vita. "Così come gli occhi sono lo specchio dell'anima, le città – nel loro divenire – sono lo specchio di ciò che siamo e che vogliamo trasmettere" chiarisce ancora il curatore della mostra. Appuntamento a Puxi, quindi, per quanti desiderano approfondire il tema della sostenibilità ambientale e guardare al futuro delle nostre città e della nostra società.
di Giulia Ziggiotti
© Riproduzione riservata