Shanghai, 1 lug. – Standard Chartered Bank Pcl è lanciatissimo: l'istituto bancario britannico ha pianificato un investimento di 500 milioni di dollari nell'imminente offerta pubblica iniziale (IPO) di Agricultural Bank of China (ABC) sulla piazza di Hong Kong. La notizia è stata diffusa ieri, insieme alla dichiarazione del direttore generale Peter Sands. "L'ABC è una grande banca con un grande futuro – ha affermato il CEO –, la Cina è per noi un mercato strategico e la partnership che stringeremo sarà simbolo del nostro impegno". Da quando ad inizio aprile era giunto il nulla osta da parte del Consiglio di Stato, vari istituti di credito internazionali avevano manifestato il proprio interesse nei confronti di ABC e ora che la data del debutto – il 15 luglio prossimo – si avvicina, l'identità degli effettivi investitori viene a galla. Secondo le previsioni, ABC dovrebbe mettere in vendita più di 25,1 miliardi di azioni sul listino di Hong Kong, come parte di una doppia 'mega' quotazione tra la piazza hongkonghina e quella shanghaiese. Oltre a StanChart, sono altri 11 i 'finalisti' decisi ad investire parte del proprio capitale nell'IPO. Tra questi, i fondi sovrani del Qatar e del Kuwait (con una partecipazione rispettiva di 2,8 miliardi e di 800 milioni di dollari) e il ricchissimo tycoon hongkonghino Li Ka-shing. Nei mercati finanziari grande è l'attesa per il debutto di ABC. Se, come preannunciato, l'IPO raggiungerà il valore di 23,1 miliardi di dollari americani, l'ABC supererà l'Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) che attualmente detiene il primato per l'IPO più alto della storia (21,9 miliardi di dollari, Ottobre 2006) e registrerà un nuovo record. E grandi sono anche le aspettative di StanChart. "L'investimento è un passo naturale nelle nostre relazioni, che consolida il recente accordo per lo sviluppo di un business congiunto" ha spiegato Sands. Proprio nel mese di giugno, infatti, ABC e StanChart avevano firmato un memorandum d'intesa per sostenersi nelle attività bancarie di tipo retail e wholesale, tanto nel mercato cinese che internazionale. Forte delle sue 24mila agenzie disseminate nel territorio cinese (soprattutto nelle aree rurali), l'ABC vanta il più esteso network di filiali del Dragone. Xiang Junbo, presidente di ABC, in un'intervista al China Daily aveva dichiarato: "Nei prossimi 10 anni, la questione chiave per la Cina sarà la massiccia urbanizzazione. Le città e le contee che oggi sono ai margini delle grandi città si trasformeranno lentamente in città satelliti. In questo processo, ingenti risorse confluiranno nelle aree rurali e grazie al nostro network nelle campagne ci troveremo in vantaggio". Sarà quindi nelle campagne che si giocherà la scommessa di Standard Chartered e degli altri investitori.