SORPASSO STORICO, ABITANTI CITTA' SUPERANO CAMPAGNE
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SORPASSO STORICO, ABITANTI CITTA' SUPERANO CAMPAGNE

SORPASSO STORICO, ABITANTI CITTA' SUPERANO CAMPAGNE

Costume e società
SORPASSO STORICO, ABITANTI CITTA' SUPERANO CAMPAGNE
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Pechino, 21 dic.- Storica inversione di tendenza in Cina dove per la prima volta gli abitanti delle città si apprestano a superare quelli delle campagne. Nessuna sorpresa però: il sorpasso eragià stato preannunciato a novembre dello scorso anno quando lestatistiche emerse dal sesto censimento nazionale davano i cittadiniattorno 49,68% dell'intera popolazione. Dopo aver dominato permillenni, le campagne cedono dunque il posto alle città. Lo documentail "Libro blu sullo sviluppo sociale: situazione sociale cinese,analisi e previsioni per il 2012" pubblicato lunedì dall'Accademia discienze sociali cinese (Cass) secondo cui, prima della fine dell'anno -ormai agli sgoccioli - più della metà della popolazione nazionale vivrà in città.

 

Non più contadini, ma nemmeno cittadini: i nuovi abitanti dellemetropoli cinesi hanno dato vita, secondo gli studiosi del think tankgovernativo, a un nuovo gruppo sociale: gli "pseudo-cittadini". I nuovi arrivati vivono ai margini della società della città di adozioneperché privi di assistenza, secondo quanto imposto dal sistema diresidenza obbligatoria. L'hukou, questo il nome del sistema messo inatto da Mao Zedong, stabilisce che nel momento in cui i cinesi sispostano dal proprio luogo di residenza perdono diritto all'assistenzasanitaria, all' istruzione scolastica e ad altri sussidi. Nonostante levarie riforme, al giorno d'oggi in Cina ottenere il trasferimento diHukou è ancora molto difficile.

 

Li Peilin, autore del Libro Blu, sostiene che il sorpasso deicittadini sui contadini innescherà un radicale cambiamento nellasocietà cinese e nel modo in cui le persone hanno vissuto, lavorato eosservato il mondo fino a questo momento. "Dopo l'industrializzazione ele riforme di apertura del mercato, l'urbanizzazione rappresenta il terzo motore dello sviluppo cinese" ha spiegato Li. L'impennata della popolazione urbana è il frutto di 30 anni di crescita che ha condotto milioni di contadini nei centri urbanivicini e lontani  dove hanno iniziato a lavorare nelle fabbriche enell'edilizia, dando vita così a una crescita dell'urbanizzazione che èpassata dal 18% del 1978 al 50% di oggi. Una tendenza che non conoscefreni: secondo il sociologo Lu Xueyi nel 2050 l'80% della popolazione nazionale vivrà nelle metropoli.

 

"Tuttavia il processo pone la Cina di fronte a grosse sfide, specienel campo delle disuguaglianze nell'accesso al welfare" ha aggiunto Li.E tra le questioni che preoccupano maggiormente gli pseudo-cittadini si piazzano al primo posto i continui rincari sui generi alimentari,seguiti subito dall'impossibilità ad accedere alle cure mediche.Secondo i dati del Libro Blu del Cass, la popolazione migrante cineseconta attualmente oltre 240 milioni di membri, ovvero il 40%dell'intera popolazione urbana. Di questi, appena il 17% deilavoratori migranti che provengono dalle campagne usufruisce diun'assicurazione medica, mentre solo il 30% è coperto dal sistema diprevidenza sociale. Non solo. Il 30% dei cinesi con residenza nellezone rurali, vive in realtà nelle città, dove queste persone si sonotrasferite, spesso da sole lasciando il resto della famiglia incampagna, in cerca di un lavoro. Una decisione, questa, compiuta dal60% dei nuovi cittadini. 

 

A incidere sulla scelta è naturalmente il reddito, da semprepiù alto in città rispetto alle campagne. Secondo il Cass di recente èstato registrato un aumento degli stipendi sia per i contadini che sonorimasti in campagna che per gli pseudo-cittadini. Nei primi tre mesidel 2011 il reddito medio pro-capite dei lavoratori migranti siaggirava attorno ai 16.301 yuan (circa 1.700 euro), il 7,8% in piùrispetto all'anno precedente, contro i 5.878 yuan (circa 600 euro) – il13% in più rispetto allo stesso periodo del 2010 - dei residenti delle campagne. Tuttavia il divario tra le zone urbane  e quelle rurale è ancora troppo grande sebbene l'incremento dei redditi degliabitanti delle campagne abbia ridotto la forbice tra ricchi e poveririspetto agli scorsi anni. In particolare rispetto al 2009 quando,secondo i dati dell' Ufficio Nazionale di Statistica di Pechino, il reddito mediodi un residente urbano si era attestato a quota 17.175 yuan (circa 1800euro) contro i 5153 yuan percepiti da un abitante delle zone rurali, unrapporto di 3,33 ad 1 che segnava la più ampia disparità mai registratadal 1978, l'anno in cui vennero varate le prime riforme economiche.

 

di Sonia Montrella

 

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