SHANGHAI EXPO FISSA SCADENZA PER INIZIO LAVORI AI PADIGLIONI
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SHANGHAI EXPO FISSA SCADENZA PER INIZIO LAVORI AI PADIGLIONI

SHANGHAI EXPO FISSA SCADENZA PER INIZIO LAVORI AI PADIGLIONI

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Shanghai, 7 mag.- Gli organizzatori dell'Expo di Shanghai fannosapere che i paesi interessati a partecipare all'eventorealizzando propri padiglioni, devono cominciare i lavori dicostruzione prima del 30 giugno 2009. Se questa scadenza non verra' rispettata i partecipantipotranno prendere in affitto dei padiglioni messi adisposizione dall'organizzazione oppure utilizzarne uno comunead un intero continente. L'Esposizione Mondiale di Shanghai, la maggiore dellastoria, si aprira' il 1 maggio 2010. "Se i lavori per la costruzione dei padiglioni noncominceranno entro il 30 giugno di quest'anno, non sarannocompletati prima del 1 maggio del prossimo anno. Questoinfluira' su tutta l'organizzazione del parco dell'Expo," haaffermato Zhong Yanqun, vice direttore del comitato centraledell'ufficio organizzativo dell'Expo di Shangai. Circa 40 aspiranti partecipanti hanno espresso l'intenzionedi costruire dei padiglioni propri, ma i lavori sono cominciatiin maniera effettiva solo per la meta' di queste strutture, ecio' e' ragione di grande ansia per gli organizzatori. "E' fondamentale per tutto il lavoro che i paesiintenzionati a costruire dei propri padiglioni comincino perprimi. Sono abbastanza preoccupato riguardo questa faccenda,"ha dichiarato Wu Zhiqiang, progettista capo del parco dell'Expoe presidente della scuola di pianificazione urbana earchitettonica dell'universita' di Tongji. Tra i 20 padiglioni i cui lavori dovrebbero cominciare abreve, a destare il maggior interesse e' quello degli StatiUniti. In realta' gli USA non hanno ancora confermato la loropartecipazione all'Expo per la mancanza di aumento di fondi. Leleggi americane infatti non permettono al governo di assegnaredirettamente aiuti economici per l'attivita'. Secondo gli organizzatori dell'Expo, a parte gli USA, trale oltre 170 nazioni che hanno relazioni diplomatiche stabilicon la Cina , solo Andorra e Colombia non hanno ancoraconfermato la loro partecipazione. Sempre a proposito degli Stati Uniti, si sa che il progettodel loro padiglione e' gia' stato completato; sulla base dellaloro richiesta, gli organizzatori dell'Expo hanno assegnatoloro un'area di 6000 mq. Alcune compagnie americane, tra cui 3M e Dell, e laU.S.A.-China Education, Science and Culture Association, hannogarantito sussidi economici per il progetto del padiglioneamericano, anche se la loro offerta e' molto inferiore agli 85milioni di dollari richiesti per l'opera (circa 63 milioni dieuro). Gli Stati Uniti hanno comunque ridotto il budget a 56-60milioni di dollari e sono disponibili ad accettare fondi dacompagnie e istituzioni straniere, cosi' da poter cominciare acostruire il prima possibile. Zhong ha affermato: "Crediamo che sforzi sempre maggiorisaranno fatti per permettere agli USA di partecipare all'Expo.Nel caso in cui essi non ci riuscissero, sia il governo che ilpopolo americano vedrebbero svanire un'importante occasione diavere visibilita' a livello mondiale." Si puo' affermare connotevole certezza che il ritardo nella realizzazione deipadiglioni, cosi' come i fondi insufficienti e forse latrascuratezza dei responsabili dei lavori, siano legati allacrisi economica internazionale. Per realizzare un padiglione,un partecipante straniero deve confermare la propria presenza,firmare un contratto, stabilire il tema e aver cura diprogetto, costruzione e organizzazione. Questo processocoinvolge diversi dipartimenti governativi, istituzioni ecompagnie. Finora nessun aspirante partecipante si e' ufficialmenteritirato a causa della crisi finanziaria, ma alcuni paesi hannosospeso i lavori preparatori dopo la firma dei contrattidell'esposizione." ha affermato Hong Hao, direttore generaledell'ufficio organizzativo di questa esposizione, rifiutando diindicare i paesi a cui si riferisce. Egli ha aggiunto inoltreche gli organizzatori dell'esposizione incrementeranno inegoziati con le nazioni intenzionate nelle prossime settimanea costruire i propri padiglioni. Gli organizzatori prevedonoche l'Esposizione Mondiale di Shanghai, che terminera' il 31ottobre 2010, attirera' 70 milioni di visitatori, il 5% deiquali saranno d'oltreoceano.
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