Shanghai, 18 giu. – Padiglione Venezia in subbuglio questo pomeriggio per la presentazione dell'Open Wall Project, il lavoro dell'artista cinese Shan Shan Sheng. "Per costruire una muraglia servono milioni persone, o una sola persona con la forza di milioni persone – ha affermato Paolo Sabbatini, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Shanghai – e quella persona è Shan Shan Sheng". L'Open Wall Project, un muro fatto di mattoncini di cristallo di Murano per la cui realizzazione l'artista ha tratto forte ispirazione dalla Grande Muraglia, era stato presentato alla 53esima biennale di Venezia (2009) ed è ora esposto all'interno di 'The Urban Footprints Pavilion', uno dei cinque padiglioni della sezione 'Theme Pavilions', localizzata nella zona ovest (Puxi) del parco Expo. Già intervistata da AgiChina24, Shan Shan Sheng aveva dichiarato: "ho scelto il vetro di Murano non solo perché artisticamente questo tipo di vetro può essere considerato un'opera d'arte in sé e per sé, ma anche e soprattutto come tributo al veneziano Marco Polo, che per primo ha cercato di stabilire uno scambio culturale tra la Cina e l'Europa. La prima volta che mi sono recata a Murano è stato nel 1999, invitata dallo Studio Berengo. Da allora, visito Murano ogni anno e ogni anno mi cimento con la produzione di vetro artistico, oramai posso dirmi un'esperta". È stato quindi il cordone ombelicale che lega l'artista a Murano a riportarla oggi all'interno del Padiglione Venezia. Nel corso dell'appuntamento, due i filmati proiettati: il primo (cui si può accedere dal link http://www.vimeo.com/6564677) realizzato da Savino Cancellara e musicato da Romeo Scoccia, ritrae Shan Shan Sheng nei panni di una 'Mastra vetraia' presso lo Studio Berengo; il secondo, a cura della CCTV (la televisione di stato cinese) ripercorre la storia del successo dell'artista. Shan Shan Sheng è nata a Shanghai nel 1957, è cresciuta negli anni della Rivoluzione Culturale e si è spostata negli Usa nel 1982, dove ha studiato e si è laureata in Fine Arts nello stato del Massachusetts. Artista di fama internazionale, oggi vive e lavora a San Francisco. Sempre ai microfoni di AgiChina24 Shan Shan Sheng aveva affermato: "certamente la mia vita ha influenzato e influenza le mie opere. I miei lavori sono principalmente legati alla cultura cinese e questo riflette le mie origini cinesi. Al contempo, però, nelle mie opere mi avvalgo di 'mezzi occidentali' per esprimere la cultura cinese e questo rispecchia il fatto che ho vissuto metà della mia vita in occidente. Dal binomio tra cultura cinese e strumenti espressivi occidentali, credo e spero di creare qualcosa di unico e interessante". Oggi, alla provocazione "se potesse rinascere, vorrebbe essere cinese, americana o italiana?" ha risposto: "L'Open Wall vuole essere un 'ambasciatore culturale', con la specifica missione di abbattere i 'muri' che sono innalzati tra diverse genti, nazioni, religioni, culture, valori, background; vorrei essere una cittadina globale".
di Giulia Ziggiotti
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