Shanghai, 22 set. – Si è chiusa "la Settimana italiana del design e dell'architettura", una rassegna di seminari e tavole rotonde sui temi dell'interior design, dell'arredo urbano, dell'architettura, dell'urbanistica e dell'edilizia sostenibile rigorosamente Made in Italy, promossa dall'Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE) in collaborazione con il Commissariato Generale del Governo per l'Expo 2010 e l'Università Tongji, e con il contributo dell'Accademia di San Luca di Roma e dell'Architectural Society di Shanghai. Una maratona iniziata domenica 19 settembre con il seminario "Design, Architettura e Urbanistica: proposte italiane per la città del futuro" organizzato presso l'Università Tongji (università che in Cina è all'avanguardia nell'architettura e nel design e con cui l'Italia vanta una collaborazione lunga otto anni) e continuata fino ad oggi presso il Padiglione Italia con altre tre giornate di lavori rispettivamente dedicate a "Arredo e design Italiani: soluzioni per una 'Better Life'", "L'architettura e l'urbanistica in Italia: soluzioni per una 'Better City'" e "La casa naturale nell'esperienza italiana: soluzioni e materiali per una 'Better Home'". Un brainstorming sui temi dell'edilizia sostenibile ed eco-compatibile che ha coltivato la via italiana al tema dell'Expo "Better City, Better Life" e che ben si è inserito tra le attività settembrine del Padiglione così come tra quelle promosse in città dall'ICE.
"Abbiamo voluto dedicare un intero mese della partecipazione italiana all'Expo di Shanghai al design e all'architettura eco-sostenibile, concentrando in settembre una serie di eventi di altissimo livello alla presenza di architetti e esperti internazionali" ha dichiarato il Commissario Generale Beniamino Quintieri nel fare gli onori di casa, mentre il Presidente dell'ICE Umberto Vattani in questi giorni ha più volte ricordato che: "Questi seminari sono stati organizzati nell'ampio contesto di iniziative già promosse dall'ICE. Avviate a partire dal 2006 con la mostra sull'arte del design italiano "Italy Made in Art: Now" presso il Museo di Arte Contemporanea di Shanghai (MoCA), le attività si sono intensificate in coincidenza con l'esposizione universale con importanti appuntamenti quali la rassegna "Disegno e Design. Brevetti e Creatività italiani" (visitabile fino ad ottobre presso la Tongji University), la mostra "Le piazze di Roma" ospitata al MoCA da aprile a giugno e l'installazione "Timeless Time" ancora in corso nei prestigiosi locali del Three on the Bund". Venticinque i relatori riuniti per l'occasione (il grande dilemma è se citarli tutti o non citarne nessuno), ognuno dei quali ha contribuito ad animare il dibattito sui temi dell'arredo e della pianificazione urbana sulla base della propria esperienza.
Il giorno 20, diretti da un preparatissimo e frizzante moderatore come Philippe Daverio, Marino Folin, Aldo Cibic e Wu Zhiqiang (esperto di urbanistica, assistente del Rettore dell'Università Tongji e Chief Planner dell'area dell'Expo a Shanghai) hanno animato la tavola rotonda sul design italiano, spiegando la differenza tra design e stilismo e tratteggiando le caratteristiche del design italiano. Varie le 'perle di saggezza' emerse dal dibattito. Tra queste, la definizione di design come "invenzione di un prodotto che non invecchia e tende ad essere eterno, e il cui valore non solo non si svaluta, ma al contrario cresce nel tempo" e di design come arte "non semplice merce, ma cultura, capace quindi di generare la domanda all'interno del mercato"(P. Daverio). Il giorno 21, in due sessioni di lavori, Franco Purini, Uberto Siola, Zheng Shiling (tra le cariche più importanti, quelle di Professore Emerito della Scuola di Pianificazione Urbana, Direttore dell'Institute of Architecture and Urban Space dell'Università Tongji, e Senior Consultant dell'Expo 2010 di Shanghai), Claudio D'Amato, Augusto Cagnardi, Marco Romano, Mario Cucinella e Amedeo Schiattarella (nuovamente moderati da Daverio) si sono interrogati sulla futura conformazione delle città.
Seppur "nessuno dei presenti avesse le idee chiare" – come ha detto Daverio tirando le conclusioni – tutti i relatori hanno sottolineato l'importanza del recupero dei modelli abitativi tradizionali e autoctoni, facendo però spazio alle nuove soluzioni e alle nuove tecnologie per il green building e urban planning. Infine quest'oggi, orchestrati da Cucinella, ad alternarsi ai microfoni per un confronto sui materiali, le tecnologie e le buone pratiche per il risparmio e l'efficienza energetica a servizio di una migliore qualità della vita nelle abitazioni, sono stati Joseph di Pasquale, Fan Yifei (Direttore del Centro di Design Architettonico dell'East China Architectural Design & Research Insitute Co, Ltd e autore della "Shanghai Eco-house" per l'Expo 2010), Maria Grazia Tampieri, Cesare Maria Casati e Giampiero Cuppini. A giudicare dal pubblico presente nell'auditorium del Padiglione, si potrebbe dire che gli appuntamenti di settembre "si sono chiusi in bellezza". Un successo riconosciuto anche da Zhou Hanmin (Vice-presidente del Comitato Esecutivo dell'Expo Shanghai 2010) che, intervenuto nella giornata del 21 settembre per un saluto, ha reso merito al fitto calendario di eventi ospitati nel Padiglione. "Tra tutti i Padiglioni dell'Expo, il Padiglione italiano ha preso la guida non solo per l'architettura, il design e i contenuti della sua esposizione, ma anche per i numerosi e interessanti eventi organizzati al suo interno, tutti correlati con il tema dell'Expo e tutti di importanza cruciale per il nostro futuro".
A fare eco alle parole di Zhou Hanmin, anche quelle di Zheng Shiling. "Da questa edizione dell'Expo, credo che l'Italia avrà un grande e duplice ritorno di immagine presso il pubblico cinese" – ha affermato Zheng. "Da una parte, grazie ai contenuti del Padiglione italiano (e dei Padiglioni presenti nella zona UBPA) i visitatori cinesi – molti dei quali non hanno avuto l'opportunità di recarsi all'estero – apprendono e apprezzano le caratteristiche dell'Italia; dall'altra, attraverso i frequenti seminari dai temi più diversi, il pubblico cinese specializzato acquista una conoscenza più approfondita del valore dell'Italia". A margine dell'evento, Zheng Shiling ha inoltre sottolineato l'importanza della cooperazione sino-italiana in ambito architettonico. Insignito di una laurea honoris causa dall'Università la Sapienza, il Professor Zheng è un profondo conoscitore della storia e della cultura italiana. "Molte sono le opportunità di collaborazione con un Paese come l'Italia. L'Italia possiede una lunga tradizione di progettazione degli edifici e delle città e lo stile di vita delle città italiane è strettamente collegato alla loro forma, contrariamente alla Cina, dove dal 1949 le città sono cresciute velocemente, di riflesso alla crescita della produzione e del Paese e senza prestare attenzione alla qualità della vita".
Bilancio positivo anche quello del Presidente dell'ICE, Umberto Vattani. "Al giorno d'oggi, di fronte ad una concorrenza globale, promuovere un oggetto senza qualificarlo nel suo carattere di Made in Italy non darebbe frutti sufficienti. È per questo che a partire dalla seconda guerra mondiale in poi, l'ICE accompagna la promozione di un bene alla spiegazione della cultura, della storia e della tradizione del nostro Paese. Il nostro lavoro è sempre finalizzato alla promozione delle imprese italiane, ma viene condotto attraverso una via innovativa, che ci permette l'ingresso in ambienti e circoli dove si fa cultura, come l'Università Tongji e il Museo di Arte Contemporanea di Shanghai (MoCA). I risultati del nostro lavoro sembrano essere maturi: oltre ai seminari di questi giorni, l'Università Tongji ci ha invitato a partecipare alla realizzazione di un nuovo campus. La presenza italiana sarà duplice: da una parte, un 'centro italiano' per l'insegnamento e la ricerca; dall'altra, una 'via italiana' dove alcune aziende e studi di architettura avranno la propria sede, sintetizzando in questo modo la promozione del Made in Italy, attraverso le vie parallele dell'accademia e del business".
In queste giornate dedicate al design e all'architettura, è stata presentata anche la mostra "Architettura Italiana per la Città Cinese" a cura di Franco Purini e Uberto Siola e sono stati proiettati i filmati delle aziende sponsor del Padiglione che, come ha ricordato il Commissario Quintieri "è l'unico ad essere stato interamente (acciaio a parte) costruito con materiali provenienti dall'Italia".
di Giulia Ziggiotti
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