Sette anni a dissidente per sovversione
Pechino, 10 feb. - A una settimana dal prossimo viaggio del vice presidente Xi Jinping negli Stati Uniti, le autorità cinesi hanno fatto incarcerare il dissidente Zhu Yufu accusandolo di 'incitamento alla sovversione dei poteri dello Stato' – la stessa accusa rivolta al premio nobel Liu Xiaobo - e condannandolo a sette anni di detenzione.
Zhu, ha spiegato la moglie, è stato condannato per aver raccolto donazioni a favore di parenti dissidenti detenuti e aver pubblicato un lavoro poetico in cui invoca la libertà di espressione.
Si tratta del quarto attivista punito in termini così duri nelle ultime sette settimane da un regime che il prossimo autunno si inoltrerà in una delicata fase di transizione, al termine della quale Xi Jinping diventerà probabilmente segretario del Partito comunista.
"Sono davvero sorpresa dalla sentenza contro mio marito", ha detto Jiang Hangli, "è ingiusta". Zhu ha passato gran parte degli ultimi 10 anni in carcere. Fu detenuto lo scorso anno e tra il 1999 e il 2006, per aver fondato un periodico politico. Nel 2007 subì una condanna a due anni per aver controbattuto a un poliziotto che interrogava suo figlio.
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