Se torna il muro Vaticano-Pechino
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Se torna il muro Vaticano-Pechino

Se torna il muro Vaticano-Pechino

IL DISGELO DIFFICILE
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È stata una decisione politica presa ai massimi livelli del Politburo del partito comunista. Il vice-presidente cinese Xi Jinping - designato alla guida dello Stato dal prossimo anno - doveva evitare ogni contatto con i vertici vaticani, anche solo per una stretta di mano. E così è stato. Alla cena al Quirinale del 2 giugno è stato discretamente tenuto distante dal Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, che guida il Governo e la diplomazia vaticana. Il contenzioso tra la Santa Sede e Pechino è profondo e tocca il delicato tema della libertà religiosa. A fasi di cauta distensione seguono (come è ora) periodi di relativa tensione. Xi Jinping e il resto della nomenklatura ha voluto evitare che un incontro, anche apparentemente casuale, potesse innescare critiche all'interno del potere statale e del partito. E così la diplomazia cinese ha insistito che Xi e Bertone sedessero lontani, sia a cena sia durante il concerto, e seguissero percorsi diversi all'interno del grande palazzo. Forse l'incontro ad alto livello è rimandato a tempi migliori: per il momento continueranno a muoversi discretamente i canali ecclesiastici paralleli, meno diplomatici e più pastorali.

04/06/2011
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