SCRITTORI INNAMORATI IN CINQUE GRANDI CITTA' CINESI

Pechino, 13 ott- "Raramente mi era capitato di vedere in un Istituto Italiano di Cultura all'estero così tanti stranieri" dice Domenico Starnone, vincitore del Premio Strega 2001 con il romanzo "Via Gemito". "Di solito rimanevano sempre eventi ristretti alla cerchia degli espatriati italiani, stavolta, invece, mi sono potuto confrontare direttamente con il pubblico cinese".

 

Dopo Pechino la terza edizione del Convegno Letterario Italo-Cinese - che quest'anno ha per tema "Letteratura e Amore"- si sposta in altre cinque grandi città del Paese di Mezzo, dove ospiti italiani come Starnone, Federico Moccia, Melania Mazzucco e Valeria Parrella si confrontano con scrittori cinesi del calibro di Liu Zhenyun (che conduce anche una trasmissione televisiva di successo sulle reti cinesi) , Wan Fang (vice presidentessa dell'Associazione Drammaturghi di Pechino), e i due enfants terribles Di An e Feng Tang.

 

Nomi sconosciuti al pubblico italiano, ma popolarissimi in Cina, perché alla terza edizione il convegno letterario italo-cinese organizzato dall'Istituto italiano di cultura si conferma come un luogo d'incontro tra due nazioni, dove gli scrittori non si limitano a presentare le loro ultime produzioni, in qualche scontato passaggio promozionale, ma si incontrano, discutono, e danno vita a commistioni inedite, audaci.

 

Come la tavola rotonda intitolata "L'Amore è altrove", dove con la moderazione di Alessandro Vaccari due scrittrici lontane come Wan Fang e Melania Mazzucco si sono confrontate su un tema a tutto tondo: la passione, che può spaziare attraverso tutte le attività umane senza necessariamente rivolgersi verso un altro individuo. Wan Fang, figlia di uno dei padri della drammaturgia cinese, Cao Yu, ha raccontato la sua passione per gli animali, sollecitata da Melania Mazzucco che ricordava come in uno dei classici del neorealismo italiano –"Umberto D" di Vittorio De Sica - tutto ciò che separa il vecchio protagonista dalla morte è l'immenso affetto per il suo bastardino.

 

"In questi giorni sto incontrando moltissimi studenti – racconta il re di cuori del bestseller d'amore italiano Federico Moccia - e sono colpito dall'intensità, dalla curiosità, e dal sentimento con il quale pongono le loro domande. Mi sembra di avvertire che, al di là della diversità, i giovani sono sempre una speranza. Ovunque".

 

Il convegno sta attraversando tutte le forme d'amore: dall'estasi erotica all'amor patrio, dall'amicizia, all'amore per i genitori, fino alle passioni per le arti.

 

Nella serata di apertura –a tema "L'amor patrio"- è emersa una contaminazione suggestiva tra l'amore per il proprio Paese che può nutrire uno scrittore cinese e lo stesso sentimento interpretato da un autore italiano. Ma con qualche retroterra comune: "Per me l'amore per la Patria non riguarda tanto la nazione, ma i luoghi in cui sono nato- racconta Feng Tang- ma poi si proietta su un altro livello, e diventa amore per le parole che mi hanno regalato i miei antenati". Una visione condivisa da Valeria Parrella, sullo sfondo della Napoli delle sue storie e della ricerca di un giusto equilibrio tra italiano e dialettismi, dove –per sua stessa ammissione- "cerco sempre di portare avanti l'amore per il linguaggio e le parole".

 

Ma il convegno prosegue anche tra stimoli molto più terreni e carnali, se è vero che lo stesso Feng Tang –così innamorato delle parole dei padri- è lo stesso autore che ha scritto un romanzo erotico come "Unicità", impubblicabile in Cina per il fervore sessuale, ma già diventato uno bestseller sul web dell'Impero Celeste.

 

Adesso il convegno si snoda tra Shanghai, Chongqing, Xi'An, Tianjin, e Nanchino.

 

In attesa del gran finale, previsto per il fine settimana, di nuovo nella capitale.


di Antonio Talia

 

Programma dettagliato del convegno

 

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