Scende nel 2011 il surplus cinese
La contrazione dell'avanzo commerciale del 2011 è la terza consecutiva, dopo il record di 298 miliardi di dollari fatto segnare nel 2008.
Le statistiche sono state diffuse a poche ore dall'arrivo a Pechino del ministro al Tesoro statunitense Timothy Geitner, per una visita di due giorni durante la quale cercherà di convincere i leader cinesi ad associarsi alle sanzioni contro l'Iran e riproporrà la questione dello yuan. Del resto, il deficit commerciale degli Stati Uniti verso la Cina è cresciuto anche nel 2011, portandosi a 202 miliardi di dollari dai 181 dell'anno precedente. Lo yuan si è apprezzato dell'8% dal giugno del 2010, quando Pechino ha allentato la presa sul cambio. Secondo Washington, però, la moneta resta ancora troppo sottovalutata.
A dicembre, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono cresciute dell'11,9%, quelle verso l'Unione europea, alle prese con una recessione incombente, del 7,2 per cento.
Rispetto al Pil, il surplus commerciale cinese, nel 2011, è sceso al 2,1%, dal 3,1% del 2010. Era al 7,3% nel 2007. E quest'anno, il rapporto potrebbe scendere ancora, all'1,2%, secondo Jacquiline Rong di Bnp Paribas a Pechino. La Cina, insomma, comincia a contare un po' meno sulle esportazioni per alimentare la propria crescita e a guardare un po' di più al mercato interno.
Nell'ultimo mese del 2011 le importazioni hanno subito una brusca frenata, fermando la crescita a un tasso dell'11,8%, il più basso da due anni. Questo andamento, associato con l'incremento del 13,4% dell'export, ha generato il rimbalzo del surplus commerciale a dicembre.
Nel 2012 la Cina potrebbe veder rallentare la crescita complessiva dell'economia all'8,5%, dal 9% circa atteso per lo scorso anno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
11/01/2012