Roma, 23 mar.- Nuovi elementi si aggiungono al puzzle dello scandalo delle ferrovie cinesi che si arricchisce di nuove cifre. Ammontano a quasi 30 milioni di dollari le tangenti destinate alla costruzione di reti ferroviarie ad alta velocità, fanno sapere le autorità governative . Secondo un report diffuso dall'Ufficio contabilità nazionale, ad essere sospettati di appropriazione indebita sono diverse unità lavorative e singoli impiegati nelle aziende costruttrici che avrebbero 'operato' durante la costruzione della linea express Pechino-Shanghai. L'Ufficio non ha però rivelato alcun dettaglio sulla destinazione del denaro sporco, limitandosi a sottolineare che l'episodio rappresenta una violazione delle leggi e dei regolamenti.
Nonostante la somma rappresenti 'solo' lo 0,14% dei 138,4 miliardi di yuan (circa 14 miliardi di euro) spesi per il progetto, i recenti scandali gettano una nuova ombra sulle corruttibili agenzie governative e mostrano quanto sia difficile per Pechino sradicare questo 'costume'. Qualche settimana fa, alla vigilia dell'apertura dell'Anp – l'appuntamento più importante del calendario politico cinese – è arrivata la notizia delle dimissioni per "motivi disciplinari" di Zhang Shuguang, l'ingegnere responsabile dei progetti delle linee ad alta velocità (questo articolo). Prima di lui, agli inizi di febbraio, al ministro delle Ferrovie Liu Zhijun era spettata la stessa sorte (questo articolo): Liu è stato infatti sospeso dal suo incarico e indagato dalla Commissione Disciplinare per "gravi violazioni dei regolamenti di Partito", violazioni che secondo il magazine Caixin sono coincise con un vasto giro di tangenti, malversazioni, contratti illegali e liaison sessuali. Quello battuto da Liu è un record che non gli fa certo onore: membro della Commissione Centrale, il ministro è il funzionario più importante a venire incriminato dal 2006, quando il segretario del Partito della città di Shanghai Chen Liangyu venne sottoposto a processo e condannato a 18 anni di reclusione.
Nel frattempo tutti gli occhi sono puntati verso il gigantesco progetto di linee ad alta velocità delle quali la Cina si vuole dotare per accorciare le enormi distanze del paese. Con 91mila chilometri di linee, le ferrovie cinesi sono le più grandi - in alcuni tratti le più veloci - al mondo. Non solo. Si calcola che quest'anno si spenderanno 700 miliardi di yuan - circa 76 miliardi di euro - per realizzare 13mila chilometri di nuove tratte ad alta velocità. Un piano che non sembra mettere tutti d'accordo: "I programmi di sviluppo delle ferrovie dovrebbero essere meno grandiosi e più attenti ai reali bisogni del popolo" aveva dichiarato tempo fa al quotidiano Shanghai Daily Wu Yuoying, membro della Conferenza Politica Consultiva del popolo cinese (questo articolo). Tuttavia i recenti scandali che coinvolgono il ministero delle Ferrovie non fanno che macchiare l'ambizioso progetto, motivo di vanto per la leadership cinese che ha dichiarato guerra alla corruzione. "Gestire gli abusi di potere sarà uno dei compiti principali del 2011" aveva ribadito il primo ministro Wen Jiabao nella chat con i cittadini alla vigilia dell'ANP (questo dossier).
Sonia Montrella
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