Pechino, 31 mag. - La Cina torna a far parlare di sé: dopo gli scandali alimentari che nei mesi passati hanno sollevato il problema degli alimenti contraffatti quali il latte al nitrato e "i maiali culturisti", questa volta a cadere sotto accusa è il settore industriale. Dopo due mesi di controlli e ispezioni accurate, le autorità della provincia del Zhejiang hanno provveduto ad effettuare 74 arresti procedendo alla chiusura di centinaia di fabbriche sospettate di aver causato l'avvelenamento di 172 persone tra le quali 53 bambini. Ad insospettire le autorità, il ricovero di diverse abitanti della contea di Deqing (Zhjejiang) con valori anomali di piombo nel sangue.
E soltanto nella città di Taizhou, sono ben 148 i casi di violazione delle norme ambientali che vedono implicate una serie di aziende operanti nel settore della lavorazione dei metalli e della produzione delle batterie al piombo; un'accusa costata più di 8 milioni di yuan che ha lo scopo di ridurre i danni ambientali e migliorare le condizioni di lavoro nel Paese. "Stiamo già assistendo a un importante cambiamento nel processo economico della Cina. La produzione a basso costo sta progressivamente cedendo il posto a una maggior attenzione verso la qualità dei prodotti" ha affermato Roderic Wye professore associato presso Chatham House (The Royal Institute of International Affairs).
E a testimoniare come Pechino stia tentando di risollevare l'immagine del Paese, balzano agli occhi i numerosi provvedimenti avviati negli ultimi tempi. Già alla fine di maggio la Procura Popolare Suprema ( SPP) aveva annunciato multe salatissime per quei funzionari indagati per il coinvolgimento in casi di scarsa sicurezza nel settore alimentare e sanitario. Inoltre, come riportato dal China Daily, quest'anno il governo cinese ha ridotto le emissioni di piombo, mercurio, cromo e cadmio del 15% rispetto al 2007; causa, la moltiplicazione di una serie di incidenti che hanno provocato l'avvelenamento di decine di persone. Nell'ottobre del 2009 mille bambini della provincia dello Henan sono risultati positivi ai test sull'avvelenamento da piombo; questa volta, responsabile fu una fonderia della zona. La rapida industrializzazione degli ultimi 30 anni ha reso la Cina una delle più grandi potenze economiche al mondo, ma a quali costi? Intanto il ministero della Protezione ambientale ha richiamato le compagnie incriminate ad attenersi agli standard ambientali "queste sono situazioni che possono essere evitate senza problemi" si legge in una dichiarazione rilasciata sul sito web del ministero.
di Alessandra Colarizi
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