Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 19 mag. - Il Salone del Mobile sbarca a Pechino. A sei mesi dal via ufficiale alla prima edizione del Salone del Mobile di Shanghai, che si terrà dal 19 al 21 novembre prossimi, FederLegnoArredo ha presentato presso l'Ambasciata d'Italia a Pechino l'evento a cui parteciperanno 42 aziende italiane selezionate da FederlegnoArredo e rappresentative di tutti gli stili del segmento arredo: classico, design, mobili, cucina, illuminazione e complementi d'arredo.
"Puntiamo a un'apertura ulteriore del mercato. Non vogliamo fare una cosa sporadica, ma che cresca sempre di più e solo con un evento fieristico possiamo sfruttare questa opportunità - ha affermato Roberto Snaidero, presidente di FederLegnoArredo e di Salone del Mobile - Abbiamo calcolato assieme all'ufficio studi di Confindustria e di FederlegnoArredo che la crescita da qui al 2020 dei nostri potenziali acquirenti sarebbe di oltre il 65%, quindi puntiamo a inserire la Cina tra le prime posizioni nelle esportazioni. Tra il 2014 e il 2015 abbiamo oltre il 26% di crescita nelle esportazioni". Il mercato cinese è ancora indietro rispetto ai volumi di Francia, Spagna, stati Uniti e Inghilterra, "ma la crescita degli ultimi due anni è incredibilmente promettente".
L'idea alla base del primo Salone del Mobile di Shanghai, spiega Giovanni De Ponti, Ceo di FederLegnoArredo Eventi, "è quella di fare un evento boutique che rappresenti il modo italiano di arredare la casa e che sia rivolto agli operatori del settore, per incontrare un target specifico di visitatori che generalmente non viene a Milano, come architetti, progettisti e interior designer". Il Salone del Mobile di Shanghai si comporrà anche di due eventi: le Master Classes a cui parteciperanno architetti e designer e in cui verrano presentate le novità del settore e il SaloneSatellite, dedicato ai designer sotto i 35 anni di età. Tra le problematiche relative al settore dell'arredo in Cina, Snaidero ha poi sottolineato il tema della contraffazione. "Abbiamo invitato le aziende a depositare i propri modelli e marchi - ha proseguito il presidente del Salone del Mobile - In Cina ci sono alcune leggi di difesa della proprietà intellettuale e piccole cose positive si cominciano a vedere: dieci anni fa era un disastro. Oggi cominciamo a ragionare diversamente. Partiamo da molto lontano: la perfezione non esiste, però qualche risultato arriva".
L'Ambasciatore d'Italia in Cina, Ettore Sequi, ha sottolineato il valore del Made in Italy sul mercato cinese. "Il Salone del Mobile viene in Cina: non è un caso. Il pubblico cinese è sempre più raffinato ed esigente e desidera prodotti di altissima qualità. L'Italia è questo: qualità, innovazione, design. Questo è quello che presenteremo al Salone del Mobile che aprirà a Shanghai a novembre". Amedeo Scarpa, direttore dell'agenzia Ice di Pechino, ha poi presentato le iniziative a sostegno della partecipazione della prima edizione del Salone del Mobile di Shanghai. "Crediamo che questa esperienza del Salone del Mobile debba essere accompagnata anche dalla visita da parte degli operatori cinesi a questo miracolo italiano dei cluster, e prendiamo questa occasione per invitare un gruppo di operatori del settore a visitare in Italia i distretti più importanti".
19 MAGGIO 2016
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