RIVALUTAZIONE YUAN: UNA VOCE FUORI DAL CORO
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RIVALUTAZIONE YUAN: UNA VOCE FUORI DAL CORO

RIVALUTAZIONE YUAN: UNA VOCE FUORI DAL CORO

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Pechino, 14 dic.- Nonostante le dichiarazioni di alcuniaccademici e politici negli Stati Uniti sul fatto che la monetacinese sia "significativamente" sottostimata, un economistastatunitense della Bank of America Merrill Lynch ha inveceaffermato che le valute asiatiche, Renminbi incluso, sonoequamente stimate. Timothy James Bond, amministratore delegatoe capo economista per l'Asia presso Bank of America MerrillLynch ha infatti affermato: "Riteniamo che le valute asiatichesi apprezzeranno sul dollaro, ma per la prima volta in tantianni siamo convinti che esse siano siano valutate abbastanzaequamente". Riguardo allo yuan, l'economista ha aggiunto:"Crediamo che sua molto vicino a una stima giusta, forse e'sottovalutato per il 3-4 percento". "In media, in nostrimodelli ci dicono che le valute qui nella regione asiatica sonostimate equamente". Bond - intervenuto durante una conferenzastampa a Hong Kong per la pubblicazione delle prospettiveeconomiche 2011 nell'area dell'Asia-Pacifico della compagnia -ha sottolineato che, in larga parte, il dibattito sullarivalutazione dello yuan non prende in considerazione il fattoche la moneta cinese e' stata apprezzata sul dollaro in terminireali fin dal 2005, quando la Cina ha dato inizio alla riformasul cambio estero. Da allora il RMB si e' rafforzato del 22percento sul biglietto verde. Il dibatto sul valore dellamoneta cinese, continua Bond, ha inoltre mancato di considerareche negli ultimi anni il surplus della bilancia commercialecinese ha registrato un enorme calo e anche se la Cina e gliUsa dovessero in futuro raggiungere un accordo che portassePechino a abbassare il surplus commerciale sotto il 4 percentodel PIL, la Cina ci arrivera' comunque compiendo piccole mossenell'apprezzamento della moneta. Secondo Timothy James Bond,l'economia cinese ha assistito a una svolta decisiva: da unaalta crescita e bassa inflazione si e' passati a una crescitapiu' lenta e a un'inflazione piu' alta. Negli ultimi 10 anni,la Cina e' cresciuta a un ritmo del 10,5% con un livello diinflazione incredibilmente bassa. "E' un'economia sconcertanteda capire", ha aggiunto l'esperto, aggiungendo che la svoltaattuale implica una nuova direzione per la crescita economicadella Cina. A lungo andare, e' verosimile che il trend dicrescita sara' inversamente proporzionale all'aumentodell'inflazione. "Stiamo davvero arrivando ai limitidell'economia cinese, in particolare, ci stiamo scontrando conil surplus del lavoro nel settore agricolo che aiutera' amantenere bassi sia i salari che l'inflazione" sebbene, secondoBond, "e' probabile che la Cina vedra' ancora una crescita alungo termine di alto livello. Stiamo parlando di un tasso del9 percento per i prossimi anni che calera' gradualmente finoall'8 percento". L'economista ha affermato che l'attuale mondoeconomico e' caratterizzato da una ripresa disuguale tra leeconomie di Stati Uniti, Europa e Giappone e i mercatiemergenti come Cina e India. Se ogni economia stava a 100 nelprimo quarto del 2008, prima della crisi finanziaria globale,l'economia statunitense ha fino adesso fallito nelriconquistare terreno e attualmente e' a circa 98 punti, hacontinuato Bond, sottolineando invece come l'economia cinesesia il 20% al di sopra dei livelli pre-crisi, e quella indianaintorno al +17%. .
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