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Le autorità cinesi sono già a lavoro per tenere sotto controllo i focolai di protesta e si dicono pronte a intervenire nel momento in cui la situazione dovesse degenerare. Impegnata anche l'ambasciata giapponese in Cina, che sta invece adottando delle misure per garantire la sicurezza del proprio staff e dei propri residenti nel paese: in un comunicato pubblicato sul sito internet, lo staff diplomatico invita i cittadini "ad essere cauti nel parlare, nel comportarsi e di evitare azioni provocatorie". La visita in Giappone dei rappresentanti del Congresso Nazionale del Popolo, prevista per questa settimana, è stata posticipata nell'attesa che il Giappone decida di rilasciare Zhan Qixiong: secondo le leggi nipponiche, il comandante può essere trattenuto fino a 20 giorni dall'arresto prima della formalizzazione dell'accusa.
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