Pechino taglia o elimina le tasse sulle esportazioni di alcuni prodotti grezzi: dopo i recenti aumenti dei rimborsi sulle imposte accordati alle imprese attive nell'export, il ministero delle Finanze ha pubblicato una lista di beni che saranno soggetti a sgravi fiscali a partire dal primo luglio prossimo. Il catalogo, pensato per aiutare i produttori locali in questa fase di calo delle esportazioni e allentare l'eccesso di scorte di commodities maturato l'anno scorso, comprende prodotti molto diversi che vanno dal grano ai fertilizzanti, dal riso all'acido solforico. Le imposte sull'export di un metallo come l'indio - di cui la Cina è il primo produttore, impiegato per la costruzione dei display a cristalli liquidi- saranno portate dal 15 al 5%, così come quelle del molibdeno. Le tasse sull'acido solforico (utilizzato per la lavorazione del rame) saranno azzerate. Azzeramenti previsti anche sul fronte dei generi di prima necessità: le imposte su grano, riso e semi di soia –finora tra l'8 e il 10%- verranno completamente tagliate. Dopo cinque anni di ottimi raccolti, la situazione dell'ultimo periodo ha ridotto di parecchio le entrate dei contadini cinesi. Il governo sembra sperare che questi ultimi sgravi fiscali siano utili ad alleviare le perdite. Molti analisti, tuttavia, ritengono che l'impatto sui prezzi internazionali di questi beni sarà limitato, almeno per il momento, e che i primi effetti si potranno registrare solo qualche tempo dopo l'entrata in vigore delle nuove tariffe.