PRODI, TREMONTI SULLA CINA? MEGLIO TARDI CHE MAI
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PRODI, TREMONTI SULLA CINA? MEGLIO TARDI CHE MAI

PRODI, TREMONTI SULLA CINA? MEGLIO TARDI CHE MAI

Economia
PRODI, TREMONTI SULLA CINA? MEGLIO TARDI CHE MAI
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Roma, 14 set. - "E' necessario e fondamentale recuperare il rapporto con la Cina. Meglio tardi che mai". Lo ha detto Romano Prodi a Focus Economia su Radio 24, parlando del nuovo rapporto tra il premier e il ministro dell'Economia e il governo cinese, in un'intervista dalla Cina dove l'ex Premier è in visita per una serie di conferenze all'Università di Pechino e "non per parlare con i dirigenti cinesi della situazione politica italiana" ci tiene a specificare il professore.
"Non ci voleva un genio per capire cosa era la Cina - continua Prodi a Radio 24 - Se non si è in Cina è come non avere i piedi del mondo". Un consiglio al nostro Governo? "Berlusconi disse che bollivano i bambini e i cinesi ricordano bene tutto. Bisogna dire loro la verità perché hanno una memoria incredibile e occorre impostare un discorso di lungo periodo. Ognuna delle due parti deve guadagnare qualcosa. I cinesi hanno paura di essere schiacciati in un rapporto a due con gli Usa e l'Europa diventa quindi un punto di riferimento straordinario. Non sono tanto sicuri di un rapporto mondiale solo a due, anzi, vogliono l'Europa come interlocutore. L'Italia deve capire. Sugli investimenti in Cina? L'Italia è arretrata e noi italiani non esistiamo in Cina". Ma se il governo le chiedesse un aiuto? "I cinesi sanno che se dico qualcosa io certamente il mio Governo fa diversamente. Tremonti e Berlusconi non mi chiederanno di mediare con la Cina, ma io sono sempre al servizio del mio Paese".
Quanto all'atteggiamento della Germania sulla Grecia, l'ex presidente della commissione Ue afferma che "la Germania ha sbagliato a ritardare gli interventi di aiuto alla Grecia: si poteva risolvere con pochi soldi e invece non intervenendo subito la situazione è molto peggiorata. Una decisione presa in ritardo non è una decisione. In Europa manca una leadership". "Non c'è nessun aspetto drammatico nella situazione italiana: se si viene bombardati, qualsiasi paese ha dei problemi. Bisogna trovare un sistema, un meccanismo di protezione. Tutti i paesi dell'Europa sono fragili di fronte ad un attacco speculativo come questo". Quanto al merito della manovra italiana, Prodi afferma che "dopo gli errori di agosto bisogna suonare il piano a tutto campo: agosto ha compromesso le cose e non si possono più aggiustare con un solo tasto ma solo con riforme a lungo respiro. Sono disponibile a pagare di più perché mi sembra giusto che chi ha di più, paghi di più.
a cura della Redazione
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