Pechino, 21 giu.- I prezzi delle case nel mese di maggio hanno subito un lieve rallentamento, segnale che le politiche messe in atto dal governo per contrastare il rischio di una bolla speculativa nel mercato immobiliare stanno ottenendo dei risultati, seppur minimi. Lo scorso 14 giugno, infatti, il governo ha ordinato alle banche cinesi di agire con maggiore moderazione nell'emissione del credito, provvedimento applicato per la sesta volta dall'inizio del 2011 per frenare l'ondata inflattiva che nel mese di maggio ha determinato un aumento dei prezzi al consumo del 5.5%, record degli ultimi 34 mesi. Secondo i dati pubblicati il 18 giugno dall'Ufficio Nazionale di Statistica, i prezzi delle case sono diminuiti in 23 su 70 città monitorate rispetto al mese di aprile e soltanto in 29 città si sono registrati degli aumenti maggiori del 5% rispetto alle 33 città dello scorso mese (questo articolo). A Pechino i prezzi degli immobili esistenti sono diminuiti dello 0,2%, mentre per le nuove case si è registrato un aumento del 2,1%.
"Le politiche di contenimento dei prezzi attuate dal governo stanno avendo un risultato più immediato nel mercato degli immobili esistenti", dichiara Jeoffrey Gao, analista della Royal Bank of Scotland, "mentre per quelle nuove il rallentamento dei prezzi sarà più moderato". Tuttavia, secondo Gao, le ferree restrizioni sugli acquisti delle case dovrebbero essere in grado di convincere alcune agenzie immobiliari ad abbandonare il settore.
I costruttori, pertanto, sono quelli più restii ad avanzare un abbassamento dei prezzi, che probabilmente prenderà il via nella seconda metà dell'anno in seguito ad un'eventuale diminuzione della liquidità in circolazione. Già due aziende di costruzioni, la China Vanke e la China Overseas Land & Investment, hanno iniziato a tagliare i prezzi in alcune città cinesi e, secondo le previsioni della Credit Suisse, saranno presto seguite da molte altre. "I costruttori attendono di vedere quanto saranno ferree le restrizioni governative prima di agire sui prezzi", dichiara Shen Jiangguang, economista della Mizuho Securities Asia.
Intanto, proprio le restrizioni sul credito che stanno colpendo i costruttori hanno portato da "stabile" a "negativo" l'outlook del settore immobiliare elaborato dall'agenzia di rating Standard & Poor lo scorso 16 giugno (questo articolo). I prezzi delle case potrebbero diminuire fino al 10% nei prossimi 12 mesi, secondo l'agenzia.
Ad oggi, i prezzi delle nuove case sono aumentati non solo a Pechino ma anche a Shanghai e soprattutto in città meno celebri - ma densamente popolate-, quali Urumqi, Mu Danjiang, Lanzhou e Qinghuadao, che hanno registrato aumenti del 7,7%. A Dandong gli aumenti hanno raggiunto il 9,7%, la percentuale più alta tra le 70 città monitorate.
di Govanna di Vincenzo
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