Shanghai, 6 mag. – Il botteghino dell'Expo piange: nella giornata di ieri i biglietti venduti sono stati 'soltanto' 85,564. Dopo l'euforia dei primi due giorni -in cui si erano registrate visite record per un totale di 207,700 e 213mila visitatori- e il buon andamento complessivo del lungo weekend di vacanza che la municipalità di Shanghai aveva escogitato per valorizzare l'apertura della manifestazione (711mila i biglietti staccati dal 1 al 4 maggio), sembra proprio che, complice anche la pioggia, le presenze all'interno del parco siano in forte calo. Per raggiungere l'ambizioso target di 70milioni di visitatori durante i 184 giorni della durata dell'evento, la media giornaliera di ospiti dovrebbe aggirarsi attorno a 380,000: a conti fatti, ieri, si è di poco superato il 20% della cifra necessaria a conseguire il risultato. Nonostante le statistiche, Ji Lude – direttore dell'Expo bureau's research center – non dispera e sulle pagine dell'Expo Daily (il quotidiano ufficiale dell'Expo in lingua inglese, reperibile gratuitamente all'interno del parco espositivo) afferma: " La cifra di 70 milioni in 184 giorni è basata su uno studio a cura di una compagnia americana. Secondo la ricerca, l'Expo potrebbe attrarre 50milioni di visitatori, che salirebbero a 70milioni se Shanghai riesce a fare una buona opera promozionale". Il suo ottimismo sembra trovare riscontro nei dati trasmessi dallo Shanghai Holiday Office: "durante le vacanze del Primo Maggio, la città ha realizzato un guadagno pari a 263milioni di dollari, + 26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". Il merito, almeno a detta delle autorità competenti, si dovrebbe attribuire proprio all'Expo, che ha attratto più di 4,2milioni di turisti (quasi il 25% in più del 2009), alimentando sia l'industria alberghiera che quella dei trasporti. Alberghi di lusso e 'economici' hanno entrambi riscontrato una buona affluenza e la società Metro ha assicurato che dal 30 aprile al 4 maggio i 'passeggeri sotterranei' hanno raggiunto quota 25milioni; tra questi, ben 600,000 avevano come destinazione finale i siti dell'Expo. Al rialzo anche i dati relativi al traffico ferroviario, che ha riportato un +13,9% rispetto all'anno scorso. I risultati positivi del settore turistico sembrano però disattendere le proiezioni di presenze all'Expo e c'è da chiedersi chi abbia ragione e chi torto. I 5,28 chilometri dell'Expo ieri apparivano semi deserti: turisti (alcuni dei quali sembravano comitive militari 'in borghese') che avanzavano a passo spedito tra le barriere che nei giorni precedenti avevano regolamentato le code, altoparlanti che si scusavano per la cancellazione di alcuni spettacoli a causa del maltempo, e padiglioni ancora chiusi o 'work in progress'. Due padiglioni europei (Albania e Lituania), due africani (Egitto e Sudafrica) e almeno un padiglione sudamericano (Venezuela) sono ancora chiusi. Chissà se Shanghai riuscirà a strappare il primato a Osaka che, nel 1970, attrasse 64,2milioni di visitatori. Le autorità ce la stanno mettendo tutta. La città è letteralmente invasa da slogan legati all'Expo, non solo nei pressi della manifestazione, ma anche negli aeroporti, nella metropolitana, lungo le vie cittadine e soprattutto lungo il Bund, dove i led dei grattacieli di Pudong rilanciano frasi del tipo "I Love Shanghai, I Love Expo". Ogni nucleo familiare è inoltre in attesa di ricevere a casa un biglietto-invito per la visita dell'esposizione e tutti i residenti si dichiarano interessati a fare una capatina in loco prima della chiusura. Forse è solo questione di tempo, ma se i numeri si mantenessero su questi livelli a lungo, recuperare il terreno perduto potrebbe essere sempre più difficile.
di Giulia Ziggiotti