PREMIO "OSPITALITA' ITALIANA" A PECHINO
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PREMIO "OSPITALITA' ITALIANA" A PECHINO

PREMIO "OSPITALITA' ITALIANA" A PECHINO

Made in Italy
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Pechino, 29 mar.- Sono stati assegnati lunedì a Pechino i premi "Ospitalità Italiana", un certificato di qualità che si applica solamente ai ristoranti italiani che utilizzano solo prodotti certificati Made in Italy: "Si tratta della prima edizione che viene promossa all'estero - ha spiegato Elena Tosana, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana in Cina - e rappresenta un titolo di grande prestigio, che certifica solo i ristoranti che applicano alle loro cucine dei criteri molto severi". Quali sono tali criteri e com'è stata condotta l'indagine? Tra i requisiti, oltre all'utilizzo di prodotti Made in Italy, c'è la presenza di uno chef italiano – o che abbia lavorato almeno tre anni in Italia e conseguito a sua volta attestati nel nostro paese -, i menù in perfetta lingua italiana, le ricette. Le ispezioni sono state condotte a sorpresa dal personale della Camera di Commercio: "Non tutti i ristoranti italiani hanno partecipato alla prima edizione, e non tutti quelli che hanno aderito sono poi riusciti a ottenere il certificato - ha detto ancora Tosana -, ma dal prossimo anno siamo sicuri che la partecipazione si allargherà e amplieremo ulteriormente le indagini, in particolare sul fronte di tutti quei prodotti alimentari che suonano italiani all'orecchio dei meno avveduti, ma che in realtà non hanno nulla a che vedere con la cultura gastronomica del nostro paese". L'iniziativa è realizzata da IS.NA.RT. (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), Unioncamere, Assocamere, e gode dell'appoggio del Ministero degli Affari Esteri, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero del Turismo, Ministero dei Beni Culturali, Ministero dell'Agricoltura. Come si sono piazzate le città cinesi nella classifica della gastronomia italiana? Al vertice c'è Shanghai - dove ben 8 ristoranti italiani hanno ottenuto il certificato -, seguita a pari merito da Guangzhou e Shenzhen (con tre ristoranti) e, infine, Pechino, dove solo due ristoranti potranno fregiarsi del certificato "Ospitalità Italiana". In attesa dell'edizione 2012.
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