Roma, 8 lug.- Più di 1.700 miliardi di euro e 200 progetti: questi i numeri della prima fase del piano di ricostruzione della provincia terremotata del Qinghai. I lavori, che inizieranno questo sabato, si concentreranno per lo più a Yushu, città in cui in seguito al sisma del 14 aprile di magnitudo 7,1 hanno perso la vita più di 2.200 persone e in cui migliaia di abitazioni sono andate distrutte. "Priorità assoluta a scuole, case, ospedali e servizi" afferma Kuang Yong, capo del dipartimento di sviluppo residenziale urbano e rurale. Non è chiaro se nel piano di ricostruzione sono inclusi anche i templi buddhisti, per la maggior parte distrutti dal sisma. "Entro la fine dell'anno saranno riedificate l'80% delle abitazioni rurali e il 30% di quelle urbane, per un totale di 1 miliardo di euro" promette Kuang.
A questa prima fase seguirà poi una seconda, per la quale sono già stati ideati altri 148 progetti. Secondo il Consiglio di stato, il governo ha intenzione di investire in totale più di tremila miliardi di euro per la ricostruzione di Yushu. Una sfida che, si stima, durerà tre anni. Gran parte dei fondi provengono dalle casse dello Stato e dai contributi e donazioni dei governi provinciali.
La provincia, già devastata dalla tragedia di due mesi fa, questa settimana è stata colpita da un'inondazione causata dalle piogge torrenziali che ha ucciso 25 persone e danneggiato più di 6.300 abitazioni.
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