Pechino spinge sul welfare e lega i sussidi all'inflazione
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Pechino spinge sul welfare e lega i sussidi all'inflazione

Pechino spinge sul welfare e lega i sussidi all'inflazione

Cina. Accelerano le politiche a favore dei redditi bassi
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L'inflazione non abbassa la testa e la Cina è costretta ad accelerare le sue politiche per le famiglie a basso reddito. Secondo il giornale di Partito, People's Daily, Pechino ha imposto ai Governi delle province di accelerare l'indicizzazione all'inflazione locale di una serie di sussidi, operazione da compiere entro fine anno, secondo la tabella di marcia originale.
Il Governo ora però ha fretta, dopo che a luglio l'inflazione ha raggiunto il massimo da tre anni al 6,5%, ben oltre il target del 4% fissato per il 2011. Il prezzo del cibo è balzato, sempre a luglio, del 14,8% e quest'anno cresce in media del 10% al mese, spinto dall'esplosione dei prezzi della carne di maiale (+57%).
Nel complesso, il programma di sostegno al reddito raggiungerà 90 milioni di persone. Nei primi tre mesi di quest'anno, 13 province hanno già alzato i salari minimi del 20,6 per cento, nel 2010, 28 delle 31 amministrazioni locali l'avevano aumentato del 20 per cento.
Il pericolo di tensioni sociali preoccupa molto il Partito comunista, tanto che in un'editoriale del quotidiano People's Daily si sottolineano i rischi della «polarizzazione delle classi sociali». Del resto quest'anno la corsa dei prezzi ha già innescato scioperi e tumulti in diverse città. Tra gli ultimi a scendere in piazza, la scorsa settimana, ci sono stati i tassisti di Hangzhou. Protestavano contro il blocco delle tariffe delle corse, a fronte dell'aumento continuo della benzina, dei prezzi delle case e dei generi alimentari. Il Governo ha risposto distribuendo sussidi temporanei alla categoria e promettendo di alzare le tariffe.
Secondo la Banca centrale cinese, l'inflazione rimarrà la priorità numero uno per il resto dell'anno. Questo significa che il Governo continuerà a lasciar apprezzare lo yuan e insisterà su tutte le misure fin qui prese per drenare liquidità dal sistema economico. Tra le ultime iniziative prese, c'è l'applicazione ai depositi dei correntisti dei vincoli previsti sulle riserve obbligatorie delle banche, una mossa che potrebbe drenare 900 miliardi di yuan (97 miliardi di euro) dal sistema bancario nei prossimi sei mesi. Quest'anno, Pechino ha già innalzato sei volte le riserve obbligatorie per le maggiori banche del Paese, portandole al 21,5%.
E per dare più vigore alla lotta alla speculazione sui prezzi delle case, 40 città metteranno in comune un database sulle proprietà immobiliari, per scovare chi viola i divieti sempre più frequenti ad acquistare nuove abitazioni quando già se ne possiede una.
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30/08/2011
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