Roma, 6 lug. - Mantenere gli impegni di Copenhagen e ridurre le emissioni di anidride carbonica entro il 2020. Sono questi gli obiettivi del governo cinese che, tramite il Ministro dell'Ambiente, Zhou Shengjian, ha sottolineato come "entro il 2020 le emissioni di Co2 saranno ridotte del 5%, passando dall'attuale 45 al 40 % del Pil, mentre gli investimenti 'sostenibili' aumenteranno sensibilmente". Al ministro dell'Ambiente ha fatto eco il direttore dell'Agenzia nazionale per l'energia, Zhang Guobao, che sottolinea come " l'attuale quota del 7-8 % di 'energia pulita' prodotta nello Stato asiatico raggiungerà una quota pari al 15% entro il 2020". Zhang propone di estendere lo sfruttamento di energia sostenibile in tutti gli ambiti della produzione nazionale sottolineando come gli investimenti della Cina in 'energia pulita' siano stati "di oltre 34 miliardi di dollari per il 2009, quota superiore rispetto agli investimenti americani che si aggirano sui 18 miliardi e che pongono la Cina al vertice dei paesi mondiali per investimenti eco-sostenibili". Un esempio di come le "buone pratiche sostenibili" siano sempre più diffuse nel paese asiatico deriva dall'imponente Shanghai World Expo dove oltre il 50% dei padiglioni sfrutta energia eco-sostenibile e rinnovabile mentre il tema ambientale è presente in ogni suo aspetto, da quello energetico a quello architettonico. Guardare con maggiore attenzione all'ambiente non significa però tralasciare lo sviluppo energetico di un Paese in costante crescita ed è un tentativo di armonizzare i due aspetti. A ciò si aggiunge l'annuncio dell' Agenzia di realizzare nei prossimi anni dieci nuovi reattori nucleari di terza generazione. I reattori nucleari di terza generazione, che utilizzeranno la tecnologia AP1000 brevettata dalla compagnia americana Westinghouse, è considerata la più sicura e la più 'pulita' al mondo. L'obiettivo del governo di Pechino è quello di produrre 80 gW, pari al 5% del fabbisogno energetico nazionale, tramite le centrali nucleari con l'ambizioso obiettivo di raggiungere il 15% entro il 2050.
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