Pechino punta sui « piccoli»
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Pechino punta sui « piccoli»

Pechino punta sui « piccoli»

Tendenze. La scommessa della Cina
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Mentre molti big australiani del mining hanno rapporti conflittuali con la controparte cinese, che a volte hanno portato a veri e propri incidenti diplomatici (vedi il caso Chinalco-Rio Tinto), i piccoli vedono generalmente con favore l'interesse di Pechino verso il business australiano delle materie prime, spesso presente nella doppia veste di investitore e acquirente.
«Senza l'investimento di capitali stranieri - spiega Karl Simich, managing director di Sandfire Resources, realtà attiva nell'oro e nel rame, posseduta al 25% da capitali stranieri - molte piccole e medie aziende non potrebbero andare avanti». Sandfire Resources ha recentemente ottenuto da Posco, produttore coreano di acciaio, ingenti finanziamenti per sviluppare Degrussa, considerato dagli analisti il più promettente giacimento di rame e oro nel Western Australia. Grazie a questo investimento Posco ha ottenuto il diritto di essere il primo acquirente dei minerali estratti a Degrussa. Di uguale parere è Mike Young, managing director di BC Iron, attiva nei minerali ferrosi, che è riuscita a far partire le attività grazie a un finanziamento delle Heng Hou Industries di Hong Kong. «Impedire gli investimenti stranieri - sostiene Young - vuol dire chiudere la porta in faccia a possibili acquirenti di materie prime australiane».
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27/08/2011
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