Il prodotto dell'industria della salute cinese aumenterà del 20% nel 2009: lo ha previsto Sang Guowei, vice presidente della Commissione Permanente del Congresso Nazionale del Popolo, di fatto l'organo legislativo dello stato cinese. Secondo Sang la produzione potrebbe facilmente toccare quota mille miliardi di yuan (circa 104 miliardi di euro) entro la fine dell'anno. Dietro questo aumento ci sarebbero i sostegni al settore sanitario, incorporati nel piano straordinario di stimoli all'economia varato dal governo di Pechino nel novembre scorso. Alla fine di gennaio la Cina ha annunciato che spenderà 850 miliardi di yuan (circa 94 miliardi di euro) nei prossimi tre anni per migliorare gli ospedali pubblici e creare un vero sistema sanitario nazionale: attualmente i pazienti cinesi devono pagare circa il 50% del costo delle cure mediche, mentre solo il 33% proviene da una qualche forma di assicurazione e il 18% viene versato dallo Stato. Il risultato è che molto spesso gli ospedali non hanno i fondi per acquistare equipaggiamenti all'avanguardia, i medici migliori sono sottopagati rispetto ai loro colleghi in altri paesi, e non è raro che un dottore visiti un centinaio di pazienti al giorno.. "Il nostro obiettivo è di allargare la copertura sanitaria al 90% dei cinesi entro il 2011, e in futuro rendere i servizi sanitari di base accessibili a un miliardo e 300 milioni di persone, l'intera popolazione" si legge nel comunicato ufficiale diffuso dal Consiglio di Stato all'indomani della riforma. Secondo il nuovo piano il governo costruirà una rete di ospedali e cliniche per coprire tanto le aree urbane che quelle rurali. La sanità del Paese di Mezzo è ancora eccessivamente burocratizzata e posta sotto lo stretto controllo del governo, ma le aspettative sul business della salute sono rosee: nel 2002 la Cina occupava il decimo posto al mondo per spesa di farmaci; nel 2006 era salita al nono, ed è altamente probabile che nelle statistiche non ancora analizzate per l'anno 2008 occupi la settima posizione. Nei piani del governo rientra anche un robusto sostegno all'alta tecnologia in campo sanitario, che Pechino punta a rendere uno dei pilastri dell'hi-tech nazionale in tempi relativamente brevi.