Pechino, 12 mag.- Sulle montagne russe, prima o poi, arriva sempre il momento della discesa in picchiata: sta per succedere anche al mercato immobiliare in Cina? I dati elaborati da Yahao Real Estate - un broker del settore basato a Pechino- sono relativi solo alla capitale, ma potrebbero anticipare una tendenza: i prezzi delle abitazioni mostrano un calo medio di 8mila yuan a metro quadro (circa 923 euro), a circa un mese di distanza dall'applicazione di alcune delle misure più drastiche per frenare il surriscaldamento del mattone. Le statistiche di Yahao indicano che nella settimana tra il 3 e il 9 maggio il prezzo medio al metro quadrato di un'abitazione a Pechino è stato di 16898 yuan (circa 1950 euro); il 9.60% in meno rispetto alla settimana precedente, con un calo di ben il 31.43% se confrontato con la settimana dal 4 all'11 aprile, che precedeva il varo dei provvedimenti del governo. Tra il 26 aprile e il 2 maggio il prezzo medio delle case è sceso del 10%, da 22176 yuan a metro quadro (circa 2560 euro) a 18688 yuan (circa 2158 euro), e i dati mostrano un continuo calo. I costi medi a Wangjing, un quartiere residenziale nella zona nordest della capitale, recentemente preso di mira dagli speculatori sono scesi da 25mila a 22 mila yuan a metro quadro dalla metà di aprile ad oggi; le statistiche, inoltre, segnalano che i nuovi progetti immobiliari hanno esordito con prezzi tra i 2mila e i 5mila yuan inferiori rispetto alle previsioni del mese scorso. Lo scoppio di una bolla immobiliare continua a costituire uno dei primi timori della leadership di Pechino: i dati economici relativi al mese di aprile hanno mostrato un rincaro del 12.8% dei prezzi delle abitazioni nelle 70 principali città cinesi, un aumento che ha infranto il record di marzo (+11.7%) e che non si verificava in termini così consistenti dal 2005. Per la famiglia cinese media il miraggio dell'acquisto di una casa non è mai stato così lontano; il Beijing News, citando dati della China Index Academy, mostra come nella settimana tra il 19 e il 25 aprile il volume di transazioni immobiliari in 21 delle 35 città esaminate sarebbe sceso vertiginosamente. Città come Shenzhen (-64%), Pechino (-45%), Shanghai (-38%) sono tutte in calo; mentre continuano a reggere le città di seconda e terza fascia come Harbin, Dalian, Haikou e Changsha. A quando la fine della corsa?