Pechino, 3 mag.- La Cina ha definito "uno sviluppo positivo" la morte di Osama Bin Laden. La risposta ufficiale di Pechino è affidata a un comunicato della portavoce degli Esteri Jiang Yu, pubblicata martedì mattina sul sito del ministero e sui quotidiani cinesi, a quasi 24 ore dall'annuncio della fine del leader di Al-Qaeda.
"Riteniamo che si tratti di uno sviluppo positivo nella lotta internazionale contro il terrore e di un evento storico. Anche la Cina è un paese vittima di atti terroristici - si legge nella nota - e riteniamo che la comunità internazionale debba aumentare la collaborazione nella lotta contro il terrorismo".
Da tempo Pechino sostiene che i separatisti dello Xinjiang – la provincia ai confini con l'Asia Centrale popolata dalla minoranza uigura, di lingua turcofona e religione islamica - godano dell'appoggio degli estremisti stranieri. La Cina si è tuttavia attirata molte critiche dalla comunità internazionale per il pugno di ferro impiegato per stroncare le sanguinose proteste del luglio 2009, che secondo le fonti ufficiali causarono la morte di più di 150 persone.
"Dato che Bin Laden è diventato un sinonimo di terrore globale, la sua morte potrebbe segnare un nuovo punto di partenza per la collaborazione internazionale nella lotta al terrore, e fornire un nuovo impulso agli Stati Uniti" si legge nell'editoriale pubblicato oggi sul China Daily, il principale quotidiano cinese in lingua inglese.
Negli ultimi mesi Cina e Stati Uniti si sono confrontati ruvidamente su numerosi temi, dal giro di vite contro i dissidenti innescato da Pechino agli squilibri economici. Il comunicato cinese ha tuttavia evitato qualsiasi riferimento al fatto che il blitz che ha ucciso Bin Laden si sia svolto sul territorio del Pakistan, tradizionale alleato della Cina.
La prossima settimana funzionari cinesi e americani si incontreranno a Washington per lo Strategic and Economic Dialogue, il tradizionale incontro annuale Cina-USA.
di Antonio Talia
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