PECHINO AUMENTA TASSI D'INTERESSE
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PECHINO AUMENTA TASSI D'INTERESSE

PECHINO AUMENTA TASSI D'INTERESSE

Economia
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Il vertice  straordinario  dell'FMI di Shanghai di lunedì scorso con i richiami alla cooperazione  del  direttore generale  Dominique Strauss Kahn, ma qualche giorno prima il presidente della FED Ben Bernanke  aveva dichiarato di essere  pronto a utilizzare "armi non convenzionali" pur di rilanciare la crescita, lasciando intendere di  essere pronto a  un  nuovo "allentamento quantitativo". Di cosa si tratta? La mossa consiste nello stampare altra moneta acquistando poi altri titoli a lunga  scadenza del Tesoro, per far abbassare i tassi ed aumentare la  liquidità, spingendo così il  biglietto  verde sempre più in basso per sostenere le esportazioni  di beni Made in USA. Ma un dollaro troppo  debole  non può certo fare piacere  a Pechino per almeno due motivi: il  primo è che le sue immense  riserve in valuta estera (che ormai hanno superato  quota 2650 miliardi di dollari) sono denominate soprattutto in dollari, e la manovra della FED abbasserebbe  il  valore degli asset del Dragone; il secondo è che quei capitali speculativi che fuggono dalla moneta statunitense  potrebbero dirigersi proprio sullo yuan, causando ulteriori  afflussi di quella "hot money" che la Cina teme perché capaci di creare altre bolle e instabilità finanziarie. Uno dei rischi dell'aumento dei tassi di interesse consiste proprio nell'incremento degli afflussi di capitali speculativi, ma se alla prossima riunione di politica monetaria della FED il  3 novembre l'America avrà acquistato titoli di stato in misura minore rispetto alle bellicose dichiarazioni di Bernanke, allora probabilmente significherà che i colloqui intercorsi in questo periodo tra le due sponde del Pacifico hanno portato a una qualche forma di accordo tra USA e Cina. Intanto, gli effetti della mossa di Pechino  si sono manifestati su vari fronti: la maggior parte dei mercati asiatici hanno chiuso al ribasso e anche i valori di varie monete dell'area (Singapore, Malaysia, Corea del  Sud e Taiwan) e i prezzi di alcune commodities,  dal petrolio al rame, hanno registrato un calo. Resta da vedere se  questo aumento dei  tassi d'interesse resterà un episodio isolato, dettato dalle condizioni contingenti delle ultime settimane, o se invece il Dragone ritiene che sia arrivato il momento giusto per rallentare la sua crescita.  di Antonio Talia

 

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