Pechino, 30 nov.- Mossa a sorpresa della Banca centrale cinese: nel pomeriggio di mercoledì People's Bank of China ha annunciato un taglio di 0.50 punti percentuali del coefficiente di riserva obbligatoria.
Si tratta di una manovra espansiva –la prima di questo genere dal dicembre 2008- con la quale gli istituti di credito del Dragone si vedono ridotta la quota che deve essere necessariamente depositata presso la Banca centrale, e sono quindi autorizzati a erogare una maggiore quota di prestiti ed aumentare così la liquidità in circolazione nel sistema.
La manovra entrerà in vigore dal 5 dicembre prossimo. Prima di mercoledì, People's Bank of China aveva lanciato manovre di segno opposto, incrementando i requisiti di riserva ben sei volte dall'inizio del 2011.
Le restrizioni erano state decise per ridurre l'eccesso di liquidità e combattere l'inflazione: nel luglio scorso l'indice dei prezzi al consumoera cresciuto del 6.5% rispetto allo stesso periodo del 2010, segnandoi livelli più alti in circa tre anni e, nonostante una leggera frenata,negli ultimi mesi si è comunque mantenuto ben al di là della soglia del4% entro la quale il governo vorrebbe contenerlo per il 2011.
Ma la situazione internazionale ha convinto la Banca centraledel Dragone a mutare rotta. Gli effetti della crisi del debito pubblicoeuropeo e la mancata ripresa americana si fanno sentire anchesull'economia cinese: secondo l'indice indipendente elaborato da HSBC,a novembre il manifatturiero ha toccato i livelli minimi degli ultimi32 mesi.
La crescita economica del Dragone sta rallentando, e dopo il+9.7% registrato nel primo trimestre e il +9.5% del secondo, nelperiodo luglio-settembre si è assistito a un incremento del 9.1%, unrisultato che viene comunque ritenuto soddisfacente dalla leadershipcinese.
"Le prospettive dell'export cinese nell'immediato futuro nonsono ottimistiche" ha detto due settimane orsono il portavoce delministero del Commercio Shen Danyang nel corso di una conferenza stampadi presentazione dei dati relativi ai primi dieci mesi del 2011. Leprevisioni del ministero mostrano che alla fine del 2011 il surplus commercialecinese dovrebbe declinare fino a quota 150 miliardi di dollari. "Nelcorso dell'anno abbiamo assistito a un continuo declino del surplus- hadetto ancora Shen- e se il trend discendente dovesse continuare, allafine dell'anno registreremo una diminuzione pari a circa 30 miliardi didollari".
di Antonio Talia
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