PBoC: DIFENDERE CRESCITA, MENO TIMORI SU INFLAZIONE

PBoC: DIFENDERE CRESCITA, MENO TIMORI SU INFLAZIONE

 

Pechino, 9 gen.- Il governatore della Banca centrale di Pechino Zhou Xiaochuan detta la linea per il 2012 in un'intervista pubblicata domenica dall'agenzia di Stato Xinhua: l'economia globale - secondo Zhou- affronterà "una serie di difficoltà a causa della crisi del debito pubblico europeo e delle incertezze relative alla crescita americana", e la Cina deve prepararsi a "combattere gli shock esterni impiegando misure adeguate".

 

Tra le righe delle dichiarazioni ufficiali di Zhou Xiaochuan si legge un allentamento delle politiche monetarie, come già segnalato dal premier Wen Jiabao nel corso del National Financial Work meeting, il summit finanziario che si è tenuto nel fine settimana a Pechino: "La situazione nel primo trimestre 2012 sarà relativamente difficile – ha detto Wen nel discorso conclusivo - e bisogna lievemente aggiustare le politiche monetarie per difendere la crescita". Insomma, l'inflazione - la bestia nera che nel 2011 ha perseguitato i sonni dei funzionari del Partito Comunista Cinese - non è più la priorità, e Pechino potrebbe presto varare nuove politiche espansive. "La lotta all'aumento del costo della vita non è urgente come lo era all'inizio dello scorso anno" ha dichiarato Zhou Xiaochuan, e i dati lo confermano: a novembre la crescita dell'export cinese è cresciuta ai ritmi più lenti dal 2009, spingendo People's Bank of China a tagliare la riserva obbligatoria delle banche dopo una raffica di ben sei aumenti nel 2011, sei mosse di segno diametralmente opposto adottate per contenere la continua crescita dell'inflazione (questo articolo).

 

"Dopo il taglio di dicembre la Banca centrale varerà un'altra mossa simile, probabilmente già nel corso della settimana" prevede una nota di JPMorgan Chase diffusa lunedì. Per ora, PBoC ha già annunciato una sospensione delle vendite di debito in vista del Capodanno Cinese - che cadrà il prossimo 23 gennaio - e ha dichiarato di essere pronta ad acquistare titoli dal mercato o dalle istituzioni finanziarie per aumentare la liquidità in circolazione, se sarà necessario. I prestiti e la liquidità in circolazione nel mese di dicembre hanno superato le previsioni degli economisti: secondo i dati ufficiali, il mese scorso i nuovi prestiti hanno raggiunto quota 640.5 miliardi di yuan (circa 79 miliardi di euro, o 101 miliardi di dollari), segnando il livello più alto dall'aprile scorso.

 

Per capire che misure adotterà Pechino nei prossimi mesi, c'è grande attenzione alla prossima raffica di dati economici: martedì verranno pubblicate le statistiche relative a import, export e bilancia commerciale per il mese di dicembre, mentre per quelle annuali del 2011 bisognerà aspettare fino al 17 gennaio.


di Antonio Talia


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