Shanghai, 03 Mag. - Ancora un aumento del coefficiente di riserva obbligatoria per gl'istituti di credito cinesi, il terzo di questa grandezza dall'inizio dell'anno: People's Bank of China ha annunciato domenica che dal 10 maggio prossimo i livelli di riserve che le banche devono obbligatoriamente custodire presso la Banca centrale - rispettivamente al 16.5% dei depositi per le banche più grandi e al 14.5% per quelle minori - aumenteranno dello 0.5%. Si tratta di una mossa che sottrarrà al sistema bancario approssimativamente 300 miliardi di yuan (circa 33 miliardi di euro), e che alimenterà ulteriori ipotesi su un vicino apprezzamento dello yuan, ancorato di fatto al dollaro dal luglio 2008. Ai due precedenti aumenti di quest'anno, tuttavia, non è seguita una rivalutazione della valuta cinese, da mesi al centro di polemiche da parte del governo USA che accusa la Cina di mantenere artificialmente basso il valore dello yuan per sostenere i commerci con l'estero. Secondo molti analisti la ragione principale che ha spinto la Banca centrale ad aumentare per tre volte nel giro di pochi mesi il coefficiente di riserva obbligatoria va individuata più nella necessità di porre un freno alla liquidità in circolazione - l'anno scorso si è registrata la cifra record di 9590 miliardi di yuan in nuovi prestiti - che in un prossimo apprezzamento dello yuan. "Continuiamo a credere che un moderato apprezzamento dello yuan sia probabile,- hanno scritto gli economisti di Goldman Sachs Yu Song e Helen Qiao in una nota ai clienti - ma questo particolare incremento dei coefficienti di riserva obbligatoria non aggiunge nessuna nuova informazione su quel fronte. Ci attendiamo un apprezzamento del 5% dello yuan nei confronti del dollaro nei prossimi 12 mesi, altri aumenti nelle riserve obbligatorie, e un innalzamento del tasso d'interesse attorno alla metà dell'anno". Durante un meeting dell'Asian Development Bank in corso a Tashkent, in Uzbekistan, il ministro delle Finanze Xie Xuren ha confermato ieri la natura tecnica della misura: "La nostra moneta verrà mantenuta ad un livello ragionevole. Non si può usare il surplus commerciale della Cina per chiedere un apprezzamento dello yuan".