Ningbo, 16 apr.- Dal Diario del 10 aprile
Come previsto ho trascorso Pasqua e Pasquetta sulla Grande Muraglia Cinese. In Cina non c'è traccia neanche di una versione commerciale della Pasqua. La Pasquetta però quest'anno coincideva con la celebrazione dei defunti cinesi. Code al casello delle grandi città e alle tombe Ming nei pressi di Badaling, il più commerciale e frequentato accesso alla Muraglia. Per sfuggire al turismo domestico cinese ci siamo rifugiati in uno degli alberghi più fichi ed esclusivi della Cina: The Commune by the Great Wall. Idea geniale del più ricco e intelligente developer illuminato di Pechino: SOHO. Si tratta di una sorta di Hotel Diffuso,nascosto nel bosco di una valle adiacente ad un tratto "privato" di grande muraglia. Una manciata d meravigliose ville a due piani disegnate da archistar di tutto il mondo. Una strada tra gli alberi le unisce alle aree comuni, ristoranti, spa, parco per i bambini,piscina, ecc. Dal complesso parte un percorso di trekking che ti porta sulla Muraglia in cima ad una montagna. Un tratto non restaurato, senza turisti, in alcune parti divorato dalla vegetazione. A seguire,massaggi e trattamenti nella spa e grandi letture nelle splendide sale arredate con eleganza e originalità che ricordano gli alberghi più fichi di New York. Tutta salute. Sdraiati sulla muraglia al sole abbiamo letto passi scelti di uno dei miei libri del momento: "Country Driving di Peter Hessler". Un viaggio solitario in automobile attraverso la Cina, molto piacevole e distruttivo, il primo capitolo si intitola "The Great Wall". Abbiamo provato a immaginare i barbari mongoli al di là del muro, abbiamo provato a paragonare la relativa modernità dei tratti superstiti (400,500 anni) con le indistruttibili e bellissime opere di architettura romana, abbiamo infine affondato la vista all'orizzonte dove la muraglia si snoda come un dragone tra le vette delle montagne. Bello,non c'è che dire. Come da tradizione, la mia visita a Pechino si conclude con la manicure da Lily. Lo so, vi sembrerà un vezzo insopportabile ma dovete sapere però per i cinesi la cura delle unghie è una tradizione (a proposito di New York, mi tornano in mente le batterie di cinesine manicure nelle strade dietro il NYSE o accanto al MOMA). Lily's nail nel quartiere Sanlitun di Pechino è una istituzione; almeno 4succursali e un servizio straordinario. Il lungo fine settimana era cominciato con un bel seminario ospitato dalla School of International Studies. Un mega professore cinese- americano della Cornell University ha parlato della collaborazione sino-americana. Ha sostenuto che dagli anni 70 la diplomazia americana ha collaborato in varie forme con la Cina inottica anti sovietica. Un lungo racconto dal viaggio segreto di Kissinger alla caduta del muro di Berlino che secondo il nostro ospite giunge anche grazie all'imporsi del modello cinese come alternativa ideologica e istituzionale al comunismo sovietico. Ieri ho preso nella biblioteca dell'Università il best seller "Socialism is great!" di Lijia Zhang (intervistata da Agichina24). In copertina uno dei più famosi dipinti di propaganda della retorica maoista, con una contadina con un agnello in braccio. Sorridente, guarda l'orizzonte. Il sottotitolo, "Aworker's Memoir of the New China". La pubblicazione in Cina è proibita. Si tratta delle memorie di una ragazza cinese di umili origini che racconta la sua formazione, in fabbrica negli anni del post rivoluzione culturale e delle politiche di apertura. Storia drammaticamente critica della disillusione dalle ragioni del sistema che porterà la giovane Lijia al mestiere di giornalista e di scrittrice. Maresciallo, ovviamente si scherza. Non ce la danno mica a bere questi giovani smidollati. Il sistema a noi ci piace e domani il campus saràinvaso da 2000 tra genitori e aspiranti matricole dell'Università di Nottingham, Ningbo China. Facciamo l'open day undergraduate e siamo mobilitati per illustrare i requisiti di ingresso, i programmi di studio e il campus. Verranno da mezza Cina accompagnati dalla famiglia i figli di imprenditori, ufficiali delle forze armate, alti funzionari dello Stato e del Partito. La settimana scorsa ho traslocato nella nuova casa. Più grande e più bella ma sempre all'interno del nostro micro-cosmo, il campus. Una bella cucina, un terrazzo, più luce, più comfort, più privacy, più spazio per ospitare gli amici e per lavorare.
Boandi.
Andrea Bernardi, lecturer in Organisational Behaviour presso The University of Nottingham, China Campus, Ningbo.
La rubrica "Lettere dalla Cina" ospita gli interventi di giovani italiani che vivono e lavorano in Cina, offrendo spunti di vita quotidiana e riflessioni originali. Andrea Bernardi, Corrado Gotti Tedeschi, Elisa Ferrero e Gianluca Morgese.
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