PARMIGIANO-REGGIANO: ALAI, LA CINA CI GUARDA CON INTERESSE
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PARMIGIANO-REGGIANO: ALAI, LA CINA CI GUARDA CON INTERESSE

PARMIGIANO-REGGIANO: ALAI, LA CINA CI GUARDA CON INTERESSE

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(AGI) - Roma, 27 giu. - La Cina guarda con interesse alprogetto di penetrazione nel piu' grande mercato del mondomesso a punto dal Consorzio del Parmigiano-Reggiano. La conferma e' venuta dallo stesso ministrodell'Agricoltura cinese, Han Changfu, nel corso dell'incontroche ha avuto per protagonisti il ministro Saverio Romano, ilCommissario UE all'Agricoltura, Dacian Ciolos e, appunto, ilministro Changfu. E proprio quest'ultimo, parlando con il presidente delConsorzio di tutela, Giuseppe Alai, ha manifestato grandeinteresse per la comunicazione e le azioni promozionali chel'Ente di tutela intende sviluppare su un mercatocaratterizzato da un bassissimo consumo di formaggi (30 grammipro-capite), ma anche da alte potenzialita' di crescita legateall'aumento dei ristoranti occidentali nelle citta' cinesi,all'apertura dei giovani a prodotti e stili di vitainternazionali, alla sensibilita' crescente verso prodotti digrande storia e tradizione, originali e garantiti. Non a caso - sottolinea Alai - per il 2019 e' previsto chei consumi di formaggio si attestino gia' a 230grammi-procapite, con il passaggio del dato complessivo dalleattuali 40 tonnellate a circa 303.000: in tale scenario,secondo i nostri studi e le conseguenti azioni che coinvolgonogli esportatori, il Parmigiano-Reggiano andrebbe a collocarsicon 2.730 tonnellate. Il primo obiettivo possibile e' comunquequello fissato per il 2015, con un'esportazione pari a 370tonnellate, pari a 10.000 forme". A questo avvio apparentemente lento - ma del tuttorealistico per un Paese in cui si riscontrano modestissimeabitudini e anche pregiudizi verso il consumo di formaggi -secondo gli studi del Consorzio seguirebbero poi ben piu'consistenti incrementi, tanto che in un decennio si ipotizza diraggiungere le 16.700 tonnellate. "Il confronto - aggiunge Alai - e' stato intanto moltopositivo anche su altri versanti, e innanzitutto su quellodella tutela. Tra Unione Europea e Cina si continua infatti aprocedere concretamente sulla strada della reciprocita' perquanto riguarda il riconoscimento delle produzioni d'eccellenzaad indicazione geografica, e si tratta di passi moltoimportanti nella direzione degli attesi accordi, in sede WTO,per riconoscimenti e tutele mondiali che ancora mancano erisultano fondamentali per un'azione efficace contro frodi econtraffazioni".(AGI).
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