Opportunità Italia per i laureati cinesi
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Opportunità Italia per i laureati cinesi

Opportunità Italia per i laureati cinesi

Scambi. Primo China day al Politecnico di Milano
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MILANO
Il ghiaccio inizia a rompersi. L'anno scorso 11 studenti italiani laureati in ingegneria al Politecnico di Milano hanno bissato alla Tongji di Shanghai, mentre 27 colleghi cinesi laureati alla Tongji hanno seguito l'esempio, a Milano.
Sono i primi frutti della strategia attivata un lustro fa da Giovanni Azzone, Magnifico Rettore dell'Ateneo milanese, che spazia dagli accordi di doppia laurea alla mobilità degli studenti e alle collaborazioni di ricerca con oltre una decina di università cinesi. Strategia illustrata ieri alla Bovisa dallo stesso Azzone, in occasione del primo Chinese Day, una chiamata a raccolta dei seicento studenti cinesi già presenti e occasione per rendere pubblico il nuovo polo territoriale cinese affidato al prorettore Giuliano Noci.
Azzone ha ricordato che «gli studenti cinesi del Politecnico sono cresciuti esponenzialmente: dai soli 15 dell'anno 2004/5 si è arrivati fino agli attuali 570 dell'anno accademico 2010/11 a dimostrazione del forte impegno dell'Ateneo milanese a incrementare la formazione di studenti cosmopoliti, capaci di competere in un ambiente sempre più globale e dinamico». «Puntiamo a un ulteriore incremento - puntualizza Noci - vista anche la volontà del Governo cinese di raddoppiare la presenza dei propri studenti all'estero, focalizzandoci sulla qualità, come dimostra il recente accordo con la Tsingua di Pechino».
All'evento erano presenti il console generale della Repubblica Cinese Liang Hui e il presidente della Fondazione Italia Cina Cesare Romiti secondo il quale «la Fondazione ha fatto la sua parte: ha favorito l'arrivo in Italia di studenti cinesi per seguire corsi di formazione presso le università, ha promosso il Progetto Uni-Italia (al quale aderisce il Politecnico), in collaborazione con Fondazione Cariplo, ministero degli Affari esteri e ministero dell'Istruzione, ha organizzato due carrier day e un database di curricula on line».
È innegabile: sempre più aziende italiane e cinesi con sede in Italia cercano risorse cinesi nate qui, quelle già attive in Cina a loro volta sanno quanto sia importante affiancare personale cinese qualificato al proprio team. La fame di stage degli studenti cinesi è inesauribile: il più gettonato, a fine incontro? Renato Lombardi, responsabile del polo di ricerca sulle tecnologie microwave di Huawei Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

21/05/2011
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