Pechino, 4 mar.- Riflettori puntati su Wen Jiabao: mentre dall'estero numerose voci insistono sulla necessità di un apprezzamento dello yuan, il discorso che il premier terrà domani per l'apertura dell'annuale appuntamento dell'Assemblea Nazionale del Popolo – sorta di "parlamento con caratteristiche cinesi"- calamiterà l'attenzione di osservatori ed economisti di tutto il mondo. Gli ultimi a pronunciarsi sull'assetto della valuta cinese sono stati i tecnici del Fondo Monetario Internazionale, in un comunicato diffuso nello scorso fine settimana ai margini di un incontro dei ministri finanziari del G20 tenutosi a Seoul. "Il renminbi cinese ha perso di valore in tandem con il dollaro americano- si legge nel documento- e in una prospettiva di medio termine è sostanzialmente sottostimato". L'FMI, inoltre, ritiene che, nonostante il miglioramento delle condizioni finanziarie e un lento ripristino della fiducia sui mercati, il dollaro sia ancora "abbastanza sovrastimato"; il biglietto verde, però, si starebbe comunque "avvicinando al suo equilibrio di medio termine". Cosa dirà Wen Jiabao domani? Gli scenari che si prospettano, secondo analisti ed economisti, sono molteplici. Dalla metà del 2008, all'irrompere della crisi globale, la divisa cinese ha mantenuto di fatto un ancoraggio al dollaro; una strada sulla quale la Cina potrebbe scegliere di proseguire per continuare a sostenere le proprie esportazioni. Qualsiasi affermazione del premier che si discostasse dalla "stabilità" degli ultimi mesi, però, potrebbe aprire il campo a diverse ipotesi su un nuovo apprezzamento dello yuan, che potrebbe configurarsi in diversi modi. Se una grossa rivalutazione attuata tutta in colpo sembra la via meno probabile, Pechino potrebbe scegliere il ritorno all' "apprezzamento graduale" che venne inaugurato nel luglio del 2005, una misura che in molti ritengono possibile a partire dalla seconda metà di quest'anno. Alcuni ricercatori dell'Accademia Cinese di Scienze Sociali, il principale think-tank governativo, hanno fatto però balenare un'ipotesi più suggestiva: mettere in chiaro che il renminbi potrebbe apprezzarsi del 3-5% ogni anno, senza però rendere noto la composizione di un nuovo paniere di valute di riferimento; una mossa che taglierebbe le gambe agli speculatori di valuta. Per provare ad intuire le prossime mosse monetarie del Dragone non resta che aspettare domani.