Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 5 lug. - La Cina cambia il metodo di calcolo del prodotto interno lordo e con il nuovo sistema aggiunge 130 miliardi di dollari al risultato del 2015 conteggiando anche la spesa in ricerca e sviluppo. Nel 2015, il tasso di crescita è stato più alto dello 0,04% rispetto al dato finale annunciato a gennaio scorso, che rimane il più basso degli ultimi 25 anni, al 6,9%.
L'Ufficio Nazionale di Statistica cinese ha ricalcolato il pil cinese a partire dal 1952, e negli ultimi dieci anni le dimensioni dell'economia cinese, alla luce dell'ultima revisione, sono state in media più alte dell'1,06% rispetto alle precedenti stime, e dell'1,3% nel 2015. Il nuovo calcolo "riflette meglio il contributo dell'innovazione alla crescita economica", ha specificato l'Ufficio Nazionale di Statistica. Entro il 2020, il governo cinese punta a realizzare un tasso di crescita annuale non inferiore al 6,5%, per raggiungere il raddoppio del prodotto interno lordo pro-capite ed evitare il rischio di cadere nella trappola del Paese a reddito medio. Per il 2016, l'Accademia Cinese delle Scienze Sociali ha annunciato settimana scorsa una previsione di crescita del 6,6%, all'interno del range fissato dal governo, tra il 6,5% e il 7%.
05 LUGLIO 2016
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