NORD COREA: CINA CONTRARIA A SANZIONI UNILATERALI
Di Eugenio Buzzetti
Pechino, 15 set. - La Cina si oppone a sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord. In un colloquio tra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e il suo omologo giapponese, Fumio Kishida, Pechino ha spiegato che le sanzioni unilaterali contro Pyongyang "non aiutano a risolvere la questione" e ha sottolineato che la Cina lavorera' all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per una risposta adeguata al test nucleare nord-coreano di venerdi' scorso. Il ministro degli Esteri di Tokyo ha definito "imperdonabile" il test nucleare, il piu' potente mai condotto dalla Corea del Nord, che rappresenta una "seria minaccia" alla sicurezza del Giappone.
Pechino vuole la denuclearizzazione della penisola nord-coreana e ha manifestato forte opposizione contro l'esplosione dell'ordigno atomico gia' dalle prime ore dopo l'esperimento, ma per gli Stati Uniti la posizione cinese sulla Corea del Nord non e' sufficientemente forte. Ieri, un editoriale comparso sul Quotidiano del Popolo, il maggiore giornale cinese, aveva usato toni forti nei confronti di Washington, in risposta alle dichiarazioni del segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, che aveva sottolineato la responsabilita' cinese nella questione nordcoreana. L'editoriale, a firma "Zhong Sheng", traducibile come "Voce della Cina", riflette il punto di vista ufficiale della testata, organo di stampa del Partito Comunista Cinese.
Gli Stati Uniti "non hanno il diritto di agire come giudici nella questione del nucleare nord-coreano", titola il giornale. "Washington ancora una volta ha incolpato la Cina, senza tenere conto della complessita' e della gravita' della questione". L'editoriale critica anche la scelta di schierare il sistema di difesa anti-missilistico Thaad in Corea del Sud, annunciato a luglio scorso, come una minaccia alla sicurezza strategica nella regione e come elemento di possibile escalation della tensione nell'Asia nord-orientale.
15 SETTEMBRE 2016
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