NO A INTERFERENZE IN NOME DEI DIRITTI UMANI

Pechino, 5 gen. - La Cina e' contraria al fatto che altri Paesi utilizzino la cosiddetta questione dei diritti umani per interferire negli affari interni del Dragone. Le parole del portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hong Lei, sono una risposta alla recente dichiarazione, rilasciata mercoledi' dal portavoce di Catherine Ashton, alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nella quale veniva affermato che la Ashton si rammaricava per le condanne cinesi in casi pertinenti. Hong ha spiegato che le persone coinvolte in questi casi hanno violato le leggi cinesi e devono essere punite sulla base della legge; la pubblica sicurezza e i dipartimenti di giustizia - ha aggiunto Hong - hanno trattato i casi indipendentemente, casi che sono completamente sotto la sovranita' giudiziaria del Dragone. Il governo cinese tutela e promuove i diritti umani in conformita' con la legge, salvaguardando i diritti dei cittadini, compresa la loro liberta' di parola, ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che la Cina ha conseguito successi a riguardo.