NESSUN ACCORDO SU GAS TRA RUSSIA E CINA
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NESSUN ACCORDO SU GAS TRA RUSSIA E CINA

NESSUN ACCORDO SU GAS
TRA RUSSIA E CINA

Energia
NESSUN ACCORDO SU GAS TRA RUSSIA E CINA
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Pechino, 17 giu. - Nessun accordo sul gas tra Russia e Cina. Quello che avrebbe dovuto essere l'evento 'clou' del Forum economico di San Pietroburgo che si è aperto ieri nella città russa, è stato rimandato 'sine die'. "Non firmeremo", ha detto il responsabile delle esportazioni di Gazprom, Alexander Medvedev, riferendosi all'attesa firma con la cinese Cnpc per una fornitura trentennale di gas dal valore di 1000 miliardi di dollari, parlando a margine del Forum. L'accordo avrebbe fatto lievitare l'export russo di 68 miliardi di metri cubici di gas all'anno verso la Cina a fronte dei 150 miliardi di metri cubici verso l'Europa di quest'anno.
In un lungo faccia a faccia tra il presidente russo Dmitri Medvedev e il leader cinese, Hu Jintao, la questione si è arenata sul prezzo del gas. La Cnpc ha fatto sapere di non essere disposta a sborsare più di 250 dollari a migliaio di metri cubici di gas, secondo quanto hanno riportato fonti di Gazprom a fronte di una richiesta di 500 dollari del colosso russo. Il Cremlino teneva particolarmente a questa intesa per diversificare le proprie esportazioni di idrocarburi, smarcandosi dalla dipendenza dai consumatori europei. Da parte sua la Cina inizia a soffrire di una drastica penuria di energia ma ormai l'accordo, che avrebbe portato l'interscambi tra i due paesi a un giro di affari pari a 100 miliardi di dollari l'anno, è slittato a un futuro non meglio precisato.
Il Forum si è aperto su uno scenario in crescita per la domanda di petrolio: secondo i dati Aie presentati a San Pietroburgo, la crescita annua della domanda di greggio potrebbe raggiungere la media di 1,2 milioni di barili al giorno entro il 2016 (+1,3 per cento l'anno) attestandosi attorno ai 95,3 milioni di barili al giorno. La domanda di gas dovrebbe salire invece di 500 miliardi di metri cubi, circa due volte e mezzo le attuali esportazioni di gas russo. Il Forum sarà comunque anche un'occasione per l'Italia per rinsaldare i suoi rapporti economici con la Russia: tra i businessman presenti a San Pietroburgo ci saranno l'ad dell'Eni, Paolo Scaroni, e quello dell'Enel, Fulvio Conti, che parteciperanno a una tavola rotonda sulla sicurezza energetica insieme ad altri Ceo internazionali alla presenza del vice premier russo Igor Sechin. Alla vigilia del Forum il consigliere economico di Medvedev, Arkady Dvorkovic, aveva affermato che i rapporti economici tra Russia e Italia sono solidi e "soprattutto nel comparto delle manifatture, le aziende italiane hanno grandi capacità da mettere a disposizione del mercato russo". A livello istituzionale, l'Italia sarà rappresentata al Forum dall'ambasciatore Antonio Zanardi Landi. Tra gli ospiti attesi anche il leader spagnolo Luis Rodrïguez Zapatero, la leader finlandese Tarja Halonen e il kazako Nursultan Nazarbajev.

 

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