Nei superstore di Apple redditi e margini al top
ADV
ADV
Nei superstore di Apple redditi e margini al top

Nei superstore di Apple redditi e margini al top

Retail. L'iPad sbarca a Pechino - Oggi l'apertura a Torino
di lettura
TORINO.
Meglio di Tiffany, di Abercrombie & Fitch, di Brooks Brothers e di Gap. O di Zara e Uniqlo. I negozi monomarca di Apple hanno scalato la classifica della redditività per metro quadro, l'indicatore con il quale si misurano le performance dei grandi nel settore retail: 220mila euro al mq all'anno e redditività media per negozio di oltre 7 milioni di euro al trimestre. La catena creata nel 2001 che oggi conta più di 300 negozi in 11 paesi arriva a toccare la soglia dei 2,58 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell'anno fiscale in corso, 6,23 miliardi nei primi nove mesi dell'anno.
Il traguardo segue di poco l'annuncio dell'apertura, in programma oggi, dell'Apple Store di Torino, nel centro commerciale di Grugliasco, i cui lavori erano iniziati lo scorso giugno. È il terzo in Italia, dopo Roma e Milano. Sabato prossimo seguirà l'apertura di un nuovo store a Bergamo (per Natale potrebbe aprire anche Bologna), mentre nelle ultime settimane l'apertura di negozi in Europa ha subito una forte accelerazione. Dopo quelli americani e quelli aperti in Gran Bretagna e poi Francia, Germania e Italia, nell'arco di cinque anni, adesso in poche settimane ne aprono due in Spagna, undicesimo paese della lista, e uno nuovo in Cina, a Shanghai, che fa invidia a quello sulla Quinta strada di New York: un gigantesco cubo di cristallo vuoto che copre il negozio sotterrano, aperto ventiquattrore al giorno per tutto l'anno nella città che non dorme mai.
Proprio in Cina in queste ore è partito il fenomeno per accaparrarsi un iPad: dopo tre mesi di importazione parallela e non autorizzata da Apple, infatti, il tablet lanciato a Pasqua negli Stati Uniti sbarca nel più grande mercato di navigatori di Internet al mondo provocando code di centinaia di persone davanti ai negozi di Apple e dei distributori locali anche sessanta ore prima dell'apertura.
Proprio quella delle code la notte prima, in attesa di un nuovo prodotto, è diventata anche grazie ai negozi di Apple una moda internazionale. Da New York a Grugliasco (dove ieri sera un gruppo di ragazzi di Mestre ha inaugurato la coda notturna), l'abitudine segue quella degli happening degli anni Sessanta e le code davanti ai concerti o per i grandi eventi sportivi. Lo store di Grugliasco sarà il più grande per ora in Italia (circa 300 mq).
La catena di negozi di Apple si è rivelata una sorpresa superiore alle aspettative anche per il suo ideatore, il Ceo di Apple Steve Jobs: con gli store Apple è stata la più rapida azienda al mondo a raggiungere quota un miliardo di dollari di fatturato nei negozi monomarca, tutti di proprietà, arredati seguendo uno stile studiato a tavolino ed eseguito con maniacale attenzione per i particolari, che si affianca al canale di vendita via web e ai sistemi della distribuzione organizzata tradizionale o dei reseller autorizzati. Jobs, rimarcando come ogni giorno passino nei suoi negozi più di un milione di persone, ha deciso proprio a causa del successo degli Apple store di cancellare la presenza dell'azienda da qualsiasi fiera o evento promozionale. La migliore pubblicità, sostiene il fondatore di Apple, è mostrare dal vivo i prodotti. Nei negozi più del 50% degli acquisti vengono fatti da clienti che non avevano mai avuto un prodotti Apple in precedenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

18/09/2010
ADV